11.02.2013 - 12:16
E’ un bene che quest’anno la campagna elettorale sia coincisa con il Carnevale: per molti dei nostri pretendenti ad una poltrona in Parlamento, almeno vi sarà l’attenuante dello scherzo alla incresciosa mascherata di promesse che sfilano in questi giorni. Qualche esempio? Se non riuscirà ad essere eletto alla Camera con la lista civica di Mario Monti, potrà sempre dire di aver scherzato e tornare a godersi la comoda poltrona di parlamentare pugliese il consigliere regionale foggiano Leo Di Gioia, eletto con i voti del PDL; e riazzimare, così, nell’armadio qualche mise da Pinocchio che può rendersi utile per qualche altra occasione. Carmelo Morra potrà sempre fingere che il sogno di ritornare da Senatore in Parlamento con “Grande Sud”, dopo essere stato escluso del Pdl per raggiunti limiti di età e di legislatura, sia stata una giostra di illusioni sulla quale in questi giorni cerca di spingere a più non posso coloro che ancora subiscono le malie di un circo sgangherato, dalle discutibili capacità prestigiatorie; e potrà indossare, a tempo pieno, panciotto e coppola da signore di Monteleone di Puglia, il paesino a cui soprattutto la domenica dedica la sua vocazione da sindaco. Paolo Agostinacchio, anche in questa campagna elettorale che lo vede candidato con “La Destra”, continua a vestire il doppio petto da sindaco di Foggia nel periodo d’oro della sua prima amministrazione che seppe rivoltare la città come un calzino, cercando di capitalizzare una rendita di consensi che, ormai, il tempo ha abbondantemente eroso. Sarà, invece, sempre Carnevale per Elena Gentile, aspirante ad un posto da senatrice con il PD: la cerignolana assessore regionale al Welfare continuerà, anche con l’arrivo della Quaresima post elettorale, a distribuire coriandoli di illusioni che, come le caramelle portate in dono dalla Befana, addolciscono il palato senza ristorare l’acquolina che nel frattempo hanno scatenato. Come non pensare, poi, alla bella statuina del rettore Giuliano Volpe finita nel presepe di questo carnevale elttorale? Volpe, nel paese dei balocchi dischiusogli da Nichi Vendola, crede nella favola della sua elezione al Senato più di quanto riesca ai Mangiafuoco che lo ammettono al ballo; per questo, nella ricerca spasmodica di consensi, continua a farsi scudo dell’Ateneo foggiano, facendosi beffa dei richiami morali, più volte ribaditi pubblicamente dagli studenti, di dimettersi dalla sua funzione per evitare speculazioni elettorali sull’Università di Foggia. Finirà, con questa campagna elettorale, il ballo in maschera della politica nostrana? Saranno gli elettori a deciderlo, il 24 e 25 febbraio prossimi, e dipenderà dalla parte che avranno scelto nel frattempo di interpretare. Per trovare ispirazione, prima di recarsi alle urne, io consiglio di leggere “Eventyr Fortalte for Bom”, la bellissima favola per bambini scritta da Hans Christian Andersen nel 1837: i cattivi consiglieri – sull'orlo della disperazione – confezionarono al Re "un bel nulla" convincendolo che si trattava di uno splendido vestito cangiante con la magnifica proprietà di essere invisibile agli stolti, agli ignoranti ed agli stupidi. Fu così che, alla fine, il Re restò nudo.
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