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Che tristezza, questo 25 aprile per pochi "intimi"

Una città che vuole ricordare e non ha giovani che assistono alle cerimonie di commemorazione. Così il 25 aprile, giorno della Liberazione dell’Italia, si rivela una festa per pochi “intimi”: i militari dell’esercito, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Aeronautica, vigili urbani, crocerossine, associazioni di bersaglieri, degli alpini, dei reduci (non s’è notata quella dei Partigiani); sindaci, un consigliere regionale (Pino Lonigro), un parlamentare (Colomba Mongiello), un manipolo di sindaci, con in testa il primo cittadino di Foggia Gianni Mongelli, il presidente della Provincia Antonio Pepe, il Questore e il Prefetto. Sparuta la partecipazione della gente comune, assente quella delle scuole della città. Colpa dell’ora - 9:30 - a cui ci si è dati appuntamento? Probabile, per una città che nei giorni di festa diventa peggio del deserto dei Tartari, soprafatta dal torpore dei cuscini piuttosto che essere destata dalla sveglia degli appuntamenti che urgano perché contano. E le scuole? Chiuse, certo, per un giorno di festa che non è un giorno qualunque, perché riservato alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo, di cui gli studenti dovrebbero fare memoria partecipandovi non restando a letto. Persino i discorsi preparati per le grandi occasioni sono rimasti nel dimenticatoio: il sindaco e il presidente della Provincia hanno preferito improvvisare interventi da cerimonia. E, allora, perché non ripensare all’organizzazione della festa lasciandola ai festeggiati: scuole, associazioni di cittadini, istituzioni, invece che consegnarla esclusivamente all’ordine mattiniero dei militari che, benché impeccabili sul piano logistico, evidentemente non riscuotono il consenso della levataccia mattutina?

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Antonio Blasotta

Antonio Blasotta

Alla passione per la scrittura e la comunicazione ho dedicato il mio tempo, senza mai risparmiarmi. Così, da quando avevo 15 anni, ho scritto per diversi giornali (Puglia, La Gazzetta del Mezzogiorno, il Roma), ho diretto la prima tv di Foggia, Teleradioerre; ed ho finito con il fondare la Casa Editrice "Il Castello", che, oltre ad editare diversi libri, pubblica "Il Mattino di Foggia". Divido la mia vita tra la passione editoriale e quella per la formazione relazionale e direzionale, essendo Master Trainer con licenza USA di PNL.

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