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Ariete, da dove nasce questa costellazione?

Si tratta del famoso vello d’oro di Frisso, tanto agognato dagli Argonauti

Ariete, da dove nasce questa costellazione?

Cosa ci fa un ariete tra le stelle? La nostra storia ha origine nell’antica Beozia, qui - si racconta – viveva il re Atamante con sua moglie Nefele (dea delle nubi), dalla quale aveva avuto due figli...

Siamo ormai nella costellazione dell’ariete; ma cosa ci fa un ariete tra le stelle? La nostra storia ha origine nell’antica Beozia, qui - si racconta – viveva il re Atamante con sua moglie Nefele (dea delle nubi), dalla quale aveva avuto due figli: Frisso ed Elle. Ma Atamante ben presto si invaghì di un’altra donna, Ino, che mal sopportava i figliastri. Per cui, in seguito ad una carestia che aveva sopraffatto il regno, quando il re inviò messaggeri a consultare l’oracolo per conoscere il da farsi, Ino li corruppe, affinché riferissero che Zeus esigeva il sacrificio di Frisso per far cessare la carestia. Mentre Atamante si accingeva a sacrificare il figlio, apparve un ariete dal manto d’oro (inviato da Nefele) che sottrasse Frisso alla morte e in groppa al quale il ragazzo fuggì con la sorella Elle. Tuttavia la leggenda racconta che, ‘volando’ sul dorso dell’ariete sul mare Egeo, giunti in prossimità dello stretto dei Dardanelli (o del Bosforo), Elle non riuscì a tenersi ben aggrappata all’animale e morì, cadendo in mare; così quel tratto prese il nome di Ellesponto (ossia “mare di Elle”). Frisso, invece, giunse in una terra barbara che si affacciava sul Mar Nero: la Colchide, dove, dopo aver donato il vello d’oro al re Eeta ne sposò una delle figlie. Era destino che il vello d’oro dell’ariete tornasse in Grecia; infatti un altro giovane eroe, Giasone, insieme agli Argonauti (suoi compagni di viaggio) fu inviato in Colchide per recuperare il vello – come prova impostagli per ottenere il regno – che intanto era collocato in un bosco, dove era custodito da un dragone insonne. Sebbene il re Eeta non fosse intenzionato a restituire il vello, Giasone ottenne l’aiuto della figlia di questo: Medea, che, invaghitasi perdutamente di lui, con le sue arti magiche riuscì a far sì che l’eroe ottenesse con facilità quanto desiderato. È così che Giasone riportò il vello di Frisso in patria, collocandolo nel tempio di Zeus a Orcomeno. Orbene, il vello dell’ariete d’oro fu assunto tra le stelle della volta celeste. Dunque, pensavate che il vostro segno zodiacale fosse un semplicissimo ariete?

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Alba Subrizio

Alba Subrizio
«E quel giorno che ha potere solo sul mio corpo e su null’altro, ponga pure fine, quando vorrà, alla mia vita. Con la miglior parte di me volerò eterno al di sopra degli astri e il mio nome non si potrà cancellare, fin dove arriva il potere di Roma sui popoli soggiogati, là gli uomini mi leggeranno, e per tutti i secoli vivrò della mia fama…». Così Publio Ovidio Nasone conclude il suo capolavoro “Le Metamorfosi”; sulla scia del grande Sulmonese. E, allora, eccomi qui a raccontarvi di miti, eziologie e pratiche del mondo antico… che fanno bene anche oggi.

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