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Per prevenire il cancro è inutile andar per bacche

Dottore, ma le bacche di goji fanno bene? E l’aloe vera è vero che combatte il cancro? Queste sono alcune delle domande che mi sento rivolgere, solitamente all'inizio del corso, da quelli che frequentano il Med-Food Anticancer Program.

Per prevenire il cancro è inutile andar per bacche

Diciamolo chiaro e tondo: le linee-guida nutrizionali contro il cancro non fanno alcun riferimento a singoli alimenti con proprietà anti-cancro, ma ad alimenti da limitare (carni rosse e alcol) e da evitare (carni trasformate e legumi/cereali ammuffiti). Quindi: No Grazie, non abbiamo bisogno di rimedi miracolistici.  

Dottore, ma le bacche di goji fanno bene? E l’aloe vera è vero che combatte il cancro? Queste sono alcune delle domande che mi sento rivolgere, solitamente all'inizio del corso, da quelli che frequentano il Med-Food Anticancer Program. Bombardati da informazioni senza conoscenza si finisce per dar credito ai rimedi miracolistici. Appesi all’amo ancor più se questi vengono sbandierati in televisione e ripresi sui social media. E non importa che l’imbonitore sia un monaco con tanto di barba o un cercatore di bacche o un eremita himalayano. Importante è pubblicizzare il rimedio riportando un caso concreto di ‘guarigione’. Meglio se accompagnato da foto e filmati. Diciamolo chiaro e tondo: le linee-guida nutrizionali contro il cancro non fanno alcun riferimento a singoli alimenti con proprietà anti-cancro, ma ad alimenti da limitare (carni rosse e alcol) e da evitare (carni trasformate e legumi/cereali ammuffiti) [fonte: WCRF/AICR e Codice Europeo Contro il Cancro].

Una situazione del genere l'ho vissuta molti anni fa da studente in Medicina, quando un cugino di mia madre con cancro al fegato, mi chiese cosa ne pensassi del potere anticancro ed epatoprotettore dell'argilla. Questi aveva letto un articolo su ’Selezione’ di una guarigione da epatocarcinoma. Esattamente come il suo caso. Gli risposi che il giornale non era una rivista scientifica di medicina, ma un semplice rotocalco e che l'articolo non faceva alcun riferimento bibliografico ai risultati di studi clinici. E che quindi era meglio lasciar perdere di bere l'acqua con l'argilla. In tanti anni di Med-Food Anticancer Program ho imparato che, purtroppo ancora oggi, una diagnosi di ‘cancro’ è accompagnata da un senso di solitudine. Solitudine sull'alimentazione, su cosa fa bene e cosa fa male, sui ‘rimedi anticancro’. Solitudine che si cerca di colmare leggendo le tante informazioni, molte errate, presenti nei siti online sul dottor-web. E spesso si finisce di essere preda di mode commerciali prive di qualsiasi valenza scientifica e terapeutica. Quando si assumono supplementi di antiossidanti, si spendono soldi per vivere di meno. Un esempio per tutti è quello degli antiossidanti per i tumori ematici. Sappiamo che assumere molta vitamina C con gli alimenti è associato con un basso rischio di linfoma, ma prendere pasticche di vitamina C non ha effetto. lo stesso avviene per altri antiossidanti come il beta-carotene (1). Apparentemente, gli integratori non hanno gli stessi effetti anticancro degli alimenti. Per altri tipi di cancro, come ad esempio quelli dell’apparato digerente, i supplementi antiossidanti possono peggiorare la progressione neoplastica. associazioni di vitamina A, E e beta-carotene in pillole aumentavano il rischio di morte in coloro che li assumevano (2). I supplementi contengono solo pochi antiossidanti, mentre l’organismo necessita di centinaia di antiossidanti, i quali agiscono tutti insieme per eliminare i radicali liberi. alte dosi di un singolo antiossidante altera questo delicato equilibrio e riduce la capacità del corpo di combattere il cancro (3).

Ma le bufale interessano anche le mode di alcuni alimenti, come ad esempio le bacche di Euterpe e la leucemia. Le bacche di Euterpe oleracea, frutti di una pianta della specie delle palme originarie del Brasile, sono diventate famose quando il Dr. Mehmet Oz li presentò al talk show di Oprah. Dopo di allora un mondo di integratori alimentari etichettati con tali bacche si riversò sul mercato, anche se non necessariamente ne contenevano (4). Anche le grandi aziende saltarono sopra il carro delle bacche di Euterpe, come fece la Coca-Cola con la bevanda “Bossa Nova”. Questa è una pratica abbastanza diffusa nel mercato dei supplementi e bevande, laddove meno di un quarto dei prodotti venduti contiene gli ingredienti dichiarati in etichetta (5-6). Al massimo, la cosa migliore per questi prodotti è di essere polpa congelata non zuccherata, anche se esiste realmente una ricerca preliminare sulle bacche di aҫai. Il primo studio pubblicato in letteratura medica sugli effetti dell’aҫai su tessuto umano è stato condotto su cellule leucemiche. I ricercatori instillarono l’estratto di bacche di aҫai su cellule leucemiche provenienti da una donna di 36 anni. L’ottantasei percento delle cellule leucemiche era distrutto dall’estratto (7). Anche l’aspersione dell’estratto sui macrofagi in una piastra di petri riusciva a attivare questi anticorpi nella distruzione del 40% in più del solito di microbi (8).

Sebbene lo studio sulla leucemia sia stato fatto utilizzando l'estratto di aҫai alla stessa concentrazione ematica che si ha dopo il consumo delle bacche, non ci sono studi in vivo su pazienti leucemici. Inoltre, i soli studi clinici pubblicati sulle bacche di aҫai erano piccoli e finanziati dall'industria ed hanno mostrato un modesto beneficio sui pazienti con osteoartrite  (9) e su alcuni parametri metabolici nei soggetti sovrappeso (10). Tutto sommato le bacche di Euterpe hanno un modesto effetto antiossidante, superato grandemente da quello dei mirtilli, della mela e dell'alimento principe tra gli antiossidanti che è la cannella (11). Comunque le bacche di Euterpe hanno un buon sapore. Almeno quello.

Bibliografia.

1. Thompson CA, Habermann TM, Wang AH, et al. Antioxidant intake from fruits, vegetables and other sources and risk of non-Hodgkin’s lymphoma: the Iowa Women’s Health Study. Int J Cancer. 2010;126( 4): 992–1003. 

2. Bjelakovic G, Nikolova D, Simonetti RG, Gluud C. Antioxidant supplements for prevention of gastrointestinal cancers: a systematic review and meta-analysis. Lancet. 2004;364( 9441): 1219–28. 

3. Jacobs DR, Tapsell LC. Food synergy: the key to a healthy diet. Proc Nutr Soc. 2013;72( 2): 200–6. 

4. Elsayed RK, Glisson JK, Minor DS. Rhabdomyolysis associated with the use of a mislabeled “acai berry” dietary supplement. Am J Med Sci. 2011;342( 6): 535–8. 

5. Zhang Y, Wang D, Lee RP, Henning SM, Heber D. Absence of pomegranate ellagitannins in the majority of commercial pomegranate extracts: implications for standardization and quality control. J Agric Food Chem. 2009;57( 16): 7395–400. 

6. Zhang Y, Krueger D, Durst R, et al. International multidimensional authenticity specification (IMAS) algorithm for detection of commercial pomegranate juice adulteration. J Agric Food Chem. 2009;57( 6): 2550–7. 

7. Del Pozo-Insfran D, Percival SS, Talcott ST. Açai (Euterpe oleracea Mart.) polyphenolics in their glycoside and aglycone forms induce apoptosis of HL-60 leukemia cells. J Agric Food Chem. 2006;54( 4): 1222–9. 

8. Schauss AG, Wu X, Prior RL, et al. Antioxidant capacity and other bioactivities of the freeze-dried Amazonian palm berry, Euterpe oleraceae mart. (aSch). J Agric Food Chem. 2006;54( 22): 8604–10. 

9. Jensen GS, Ager DM, Redman KA, Mitzner MA, Benson KF, Schauss AG. Pain reduction and improvement in range of motion after daily consumption of an açai (Euterpe oleracea Mart.) pulp-fortified polyphenolic-rich fruit and berry juice blend. J Med Food. 2011;14( 7–8): 702–11. 

10. Udani JK, Singh BB, Singh VJ, Barrett ML. Effects of açai (Euterpe oleracea Mart.) berry preparation on metabolic parameters in a healthy overweight population: a pilot study. Nutr J. 2011;10: 45. 

11. Haytowitz DB, Bhagwat SA. USDA database for the oxygen radical capacity (ORAC) of selected foods, release 2. Washington, D.C.: United States Department of Agriculture; 2010.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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