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E tu come fai a tenere su il muscolo?

Per aumentare la massa muscolare bisogna assumere più proteine? Gli anziani devono aumentare l’introito proteico per prevenire la perdita di muscolo legata all’età?

E tu come fai a tenere su il muscolo?

I risultati di un recente Randomized Controlled Trial, pubblicato su JAMA Internal Medicine, sono sufficienti nel raccomandare agli anziani, i quali sono preoccupati dalla perdita di massa muscolare, di non aumentare l'assunzione di proteine. Per non rischiare di perdere muscolo, infatti, è necessario fare esercizio fisico. Un consiglio che va bene per tutti ed è particolarmente utile per chi si avvicina ai 60 anni. In un’epoca di “proteinomania” e di diete “iper-proteiche”, la domanda ricorrente è se occorra consumare più proteine per “fare massa” muscolare. Domanda frequente non solo per chi va in palestra, ma anche per gli anziani. Gli anziani, infatti, sono interessati dalla perdita di muscolo legata all’età e costituiscono il bersaglio preferito della pubblicità di integratori proteici. Ma è corretto questo consiglio? Si basa su studi solidi? Vediamo cosa raccomandano le evidenze scientifiche, iniziando dalle linee-guida.

Le linee guida nutrizionali (correttamente denominate ”Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana” - LARN) consigliano per la popolazione adulta italiana (dai 18 ai 59 anni) un’assunzione di proteine pari a 0,9 g per kg di peso corporeo al giorno [1]. In pratica, se pesi 70 Kg devi assumere circa 63 grammi di proteine ogni giorno (= 70 x 0,9), indipendentemente dall'età e dal sesso. Oltre i 60 anni di età, come “Obiettivo nutrizionale per la prevenzione” si raccomanda di aumentare l’assunzione di proteine a 1,1 grammi al giorno per peso corporeo [1]. Come mai agli ultra 60enni veniva consigliato di aumentare l’introito di proteine? Tale raccomandazione era stata formulata sulla base di alcuni studi osservazionali, i quali suggerivano un aumento dell'introito proteico per prevenire la riduzione della massa magra corporea (LBM) e per migliorare la forza muscolare [2-4]. La perdita della massa muscolare interessa sia i maschi che le donne già a partire dai 50 anni di età e si manifesta in maniera conclamata dopo i 60. Tale perdita viene chiamata “Sarcopenia”. Ebbene la sarcopenia può avere “gravi ripercussioni fisiologiche - dalla mancata autonomia e scarsa mobilità, all’impoverimento della qualità della vita fino alla disabilità vera e propria o alla possibile morte precoce - e una incidenza in crescita per la componente di popolazione sempre più anziana e affetta da malattie croniche.”* Il 12 marzo scorso, uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine ha trovato risultati che gettano una nuova luce sull’ipotesi “aumento dell’introito di proteine uguale prevenzione della perdita di massa muscolare” [5]. 

Intanto, per commentare questa ricerca, notiamo che lo studio è stato condotto mediante la metodología del Randomized Clinical Trial (RCT). Il RCT è dal punto di vista della ricerca scientifica uno dei più importanti nella piramide delle evidenze in bio-medicina. E l’altro elemento distintivo dello studio è la pubblicazione su una rivista bio-medica ad “alto impatto” per la comunità scientifica. Il disegno dello studio è stato eseguito secondo una progettazione fattoriale 2 × 2, nel quale sono stati arruolati 92 uomini anziani, con un’età media 73 anni, un indice medio di massa corporea (kg/m2) al basale di 30,3 (kg/m2) e con alcune limitazioni nella funzione fisica ed un’assunzione di proteine ​​inferiore a quella raccomandata.  Gli anziani partecipanti allo studio, durato 6 mesi, sono stati assegnati casualmente a 3 gruppi, ciascuno con dieta controllata per assicurare un diverso apporto di proteine. I gruppi sono stati così “trattati”: quelli del gruppo-1 hanno assunto 0,8 grammi al giorno di proteine per chilogrammo di peso + placebo; il gruppo-2 ha assunto 1,3 grammi di proteine giornaliere per Kg di peso corporeo + testosterone (100 mg a settimana testosterone enantato); mentre il gruppo-3, ogni giorno ha assunto 1,3 grammi di proteine per Kg di peso + testosterone. Riassumendo: gruppo-1: 0,8 gr/Kg/giorno di proteine + placebo, gruppo-2: 1,3 gr/Kg/giorno di proteine + testosterone enantato, gruppo-3: 1,3 gr/Kg/giorno di proteine + testosterone. I partecipanti sono stati istruiti a mantenere l'esercizio abituale e ad evitare un vigoroso esercizio di resistenza. Dopo 6 mesi, i ricercatori non hanno rilevato differenze nella massa magra (LBM) tra i gruppi in studio per quanto riguarda l’assunzione di proteine, quando l'analisi dei risultati era stata controllata per l'uso di testosterone; mentre, la massa magra (LBM) è aumentata di circa 3,5 kg negli uomini che hanno ricevuto testosterone, indipendentemente dal livello di assunzione di proteine. Nessuna differenza nella potenza muscolare funzionale (vale a dire, 6 minuti di cammino o scalata) è stata osservata tra i gruppi (sebbene siano stati osservati aumenti significativi rispetto al basale in alcune misure di forza muscolare statica, come la pressa delle gambe, nei gruppi nei quali è stato somministrato il testosterone). Le misure globali di benessere erano simili in tutti i gruppi.

Questi risultati potrebbero essere sufficienti nel raccomandare agli anziani, i quali sono preoccupati dalla perdita del muscolo, di non aumentare l'assunzione di proteine ​​oltre ai 0,9 grammi per chilogrammo di peso corporeo, indipendentemente dal fatto che stiano seguendo una terapia con testosterone.  Ed a proposito di raccomandazione, sarebbe necessario condurre un trial esteso con randomizzazione 3 × 3 che incorpori un programma di esercizi di resistenza strutturato. Questa è la terza variabile che manca alla maggior parte degli studi sull'integrazione alimentare e sul testosterone. Sappiamo, infatti, che per non rischiare di perdere muscolo è necessario fare esercizio fisico. Un consiglio che va bene per tutti ed è in particolare utile per chi si avvicina ai 60 anni.


Note

* . Francesca Morelli. Dieta proteica e attività fisica contro la sarcopenia. Magazine, Fondazione Umberto Veronesi (https://www.fondazioneveronesi.it/)


Bibliografia


1 . Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014. LARN - Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: PROTEINE (http://www.sinu.it/).

2 . Cruz-Jentoft AJ, Landi F, Schneider SM, Zúñiga C, Arai H, Boirie Y, Chen LK, Fielding RA, Martin FC, Michel JP, Sieber C, Stout JR, Studenski SA, Vellas B, Woo J, Zamboni M, Cederholm T. Prevalence of and interventions for sarcopenia in ageing adults: a systematic review. Report of the International Sarcopenia Initiative (EWGSOP and IWGS). Age Ageing. 2014 Nov;43(6):748-59.

3 . Sakuma K, Yamaguchi A. Recent advances in pharmacological, hormonal, and nutritional intervention for sarcopenia. Pflugers Arch. 2018 Mar;470(3):449-460.

4 . Chung E, Mo H, Wang S, Zu Y, Elfakhani M, Rios SR, Chyu MC, Yang RS, Shen CL. Potential roles of vitamin E in age-related changes in skeletal muscle health. Nutr Res. 2018 Jan;49:23-36.

5 . Bhasin S, Apovian CM, Travison TG, Pencina K, Moore LL, Huang G, Campbell WW, Li Z, Howland AS, Chen R, Knapp PE, Singer MR, Shah M, Secinaro K, Eder RV, Hally K, Schram H, Bearup R, Beleva YM, McCarthy AC, Woodbury E, McKinnon J, Fleck G, Storer TW, Basaria S. Effect of Protein Intake on Lean Body Mass in Functionally Limited Older Men: A Randomized Clinical Trial. JAMA Intern Med. 2018 Mar 12.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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