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30.12.2018 - 10:35
E’ quanto emerge da uno studio controllato e randomizzato condotto nel Regno Unito nell’ambito delle strutture di assistenza primaria. Ciò incoraggia a coinvolgere, nel nostro Paese, i Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di prevenzione nei Percorsi Diagnostico Assistenziali Preventivi (PDTA-P) per la presa in carico dei soggetti con obesità media o grave.
Una revisione sistematica pubblicata alcuni anni fa aveva mostrato che le diete altamente ipocaloriche (≤ 800 kcal / giorno) determinano una maggiore perdita di peso rispetto ai programmi di supporto comportamentale per i pazienti obesi [1]. Tuttavia, gli studi analizzati in quella revisione erano stati condotti in centri specializzati e non in quelli di assistenza primaria. Gli “omologhi” italiani dei centri inglesi di assistenza primaria potrebbero essere le “Aggregazioni Funzionali Territoriali” o le “Unità Complesse di Cure Primarie” previste rispettivamente dalla Riforma Balduzzi legge 189/2012 e dal Patto della Salute 2014-2016. Per colmare questa lacuna, sempre nel Regno Unito, è stato condotto recentemente uno studio randomizzato in un contesto di cure primarie [2].
I ricercatori hanno assegnato 278 adulti obesi (età media = 48 anni; indice medio di massa corporea = 37,2 kg/m2) alle cure tradizionali o alla sostituzione totale della dieta (TDR, comprendente prodotti a base di preparati che fornivano 810 kcal al giorno come unico alimento) per 8 settimane, seguite dalla reintroduzione di alimenti con il supporto cognitivo-comportamentale settimanale per 12 settimane e da un ulteriore supporto mensile per 3 mesi. I partecipanti al TDR hanno perso significativamente più peso (media = 10,7 kg) rispetto ai partecipanti al trattamento di routine (media = 3,1 kg). Allo stesso modo, un numero significativamente maggiore di partecipanti al TDR ha riportato una perdita di peso ≥10% (45% vs 15%). Il gruppo TDR ha sperimentato maggiori riduzioni dell'emoglobina glicosilata di base e della pressione diastolica rispetto al gruppo di terapia abituale. Gli eventi avversi erano simili in entrambi i gruppi (≈11%). In un contesto di assistenza primaria, pertanto, una dieta sostitutiva totale a basso contenuto calorico e con il supporto cognitivo-comportamentale, seguita dalla reintroduzione del cibo (e relativo supporto cognitivo-comportamentale), ha prodotto una perdita di peso significativamente maggiore rispetto a quella tradizionale dei pazienti obesi. Questi risultati sono importanti, poiché le attuali linee guida raccomandano diete ipocaloriche "solo in circostanze limitate e solo se fornite da professionisti addestrati" e non per la perdita di peso di routine [3].
Tuttavia, se le tipiche pratiche di assistenza primaria siano in grado di fornire il supporto comportamentale necessario e se i prodotti utilizzati nella TDR siano accessibili per la maggior parte delle persone, non è chiaro. Mentre, è chiaro che i pazienti obesi possono essere presi in carico all’interno di specifici Percorsi Diagnostico Assistenziali Preventivi (PDTA-P, in gergo), con il coinvolgimento dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di prevenzione, i quali dispongono di “professionisti addestrati” anche per offrire, qualora fosse necessario, sia la TDR che il necessario supporto cognitivo.
Bibliografia
1 . Mulholland Y, Nicokavoura E, Broom J, Rolland C. Very-low-energy diets and morbidity: a systematic review of longer-term evidence. Br J Nutr. 2012 Sep;108(5):832-51
2 . Astbury NM, Aveyard P, Nickless A, Hood K, Corfield K, Lowe R, Jebb SA. Doctor Referral of Overweight People to Low Energy total diet replacement Treatment (DROPLET): pragmatic randomised controlled trial. BMJ. 2018 Sep 26;362:k3760.
3 . Jensen MD, Ryan DH, Apovian CM, Ard JD, Comuzzie AG, Donato KA, Hu FB, Hubbard VS, Jakicic JM, Kushner RF, Loria CM, Millen BE, Nonas CA, Pi-Sunyer FX, Stevens J, Stevens VJ, Wadden TA, Wolfe BM, Yanovski SZ; American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines; Obesity Society. 2013 AHA/ACC/TOS guideline for the management of overweight and obesity in adults: a report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines and The Obesity Society. J Am Coll Cardiol. 2014 Jul 1;63(25 Pt B):2985-3023.
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