Presentato ieri a Roma al Senato, alla presenza della presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi
26.02.2015 - 13:05
Si conferma nella città di Foggia la situazione di pacifica convivenza tra le diverse “batterie”; questa situazione è purtroppo frutto di una strategia di non belligeranza che dovrebbe portare un abbassamento del livello di attenzione da parte delle locali Forze di polizia, sui lucrosi interessi, criminali e non, della “Società foggiana”; consentendo alla stessa la progressiva infiltrazione nelle attività economiche e politico-amministrative del territorio. Nel foggiano, purtroppo, forze di Polizia e la Magistratura devono scontrarsi quotidianamente con un muro di omertà , con uno scarso numero di denunce da parte degli imprenditori vittime delle estorsioni. Sul versante della società civile alcuni segnali importanti sono stati dati con la costituzione di una associazione antiracket a Foggia, intitolata a Giovanni Panunzio, imprenditore ucciso negli anni 90 dalla mafia; nonché con la costituzione di parte civile della locale Camera di Commercio nel processo “Corona”. Un atto simbolico e importante - sino ad oggi non esercitato - potrebbe essere la costituzione di parte civile dell’Amministrazione comunale nei più importanti processi di mafia.
Accedi per continuare la lettura
edizione digitale
Il nostro network
DREAMLAND PUBLISHING Ltd, - VAT GB179523965
Powered by Miles 33