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Ora si cerca di far luce sul delitto

Chi era "Sciaraball", l'uomo ucciso poco fa a Foggia

Luigi De Stefano, 51 anni, aveva precedenti penali per truffa. Il cadavere dell'uomo era riverso sull'asfalto tra due auto in sosta, in via Mangano, nella zona Carmine Vecchio. Sarebbe stata una passante ad allertare i sanitari del 118

Luigi De Stefano salì agli onori della cronaca cittadina il 3 aprile del 2010 quando venne attinto da alcuni colpi di pistola esplosi dal suo vicino di casa Rocco Alari. Nella circostanza morì la moglie, Giovanna Ferrantino di 36 anni colpita da un proiettile calibro 7,65 alla testa.

Si chiamava Luigi De Stefano, 51 anni di Foggia con piccoli precedenti penali per truffa, l'uomo rimasto ucciso questa sera in Via Mangano nel capoluogo Dauno. L'uomo era riverso sull'asfalto tra due autovetture in sosta. A dare l'allarme sarebbe stata una passante che, una volta notato il cadavere a terra, ha allertato i sanitari del 118. Giunti sul posto gli operatori hanno constatato che l'uomo era stato attinto da alcuni colpi d'arma da fuoco. A quel punto è scattato l'intervento dei carabinieri del provinciale di Foggia. Luigi De Stefano salì agli onori della cronaca cittadina il 3 aprile del 2010 quando venne attinto da alcuni colpi di pistola dal suo vicino di casa Rocco Alari. Nella circostanza morì la moglie, Giovanna Ferrantino di 36 anni colpita da un proiettile calibro 7,65 alla testa. Teatro del terribile fatto di sangue che avvenne proprio alla vigilia di Pasqua fu una stradina della zona del Carmine Vecchio, ovvero Via Intonti. All'epoca dei fatti il pensionato e i due coniugi ebbero un diverbio che mandò su tutte le furie l’anziano. Dopo aver preso la pistola che deteneva legalmente in casa, l’uomo uscì in strada, esplodendo 6-7 colpi di pistola, una Beretta calibro 6.35, legalmente detenuta, seminando il panico tra gli abitanti della zona. All’arrivo degli agenti l’anziano si trovava ancora in casa, dove si era rifugiato in seguito ai colpi sparati. Sotto la pioggia di proiettili venne ferito al polmone De Stefano che venne ricoverato in prognosi riservata, mentre la moglie fu colpita al capo. Morì il giorno seguente la furia omicida di Alari

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