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Indagini degli uomini dell'Arma

Omicidio via Forcella, arrestato l'autore: voleva colpire il fratello

Dopo 5 giorni di ininterrotte indagini hanno portato alla sua cattura questa mattina in una casa di Mondragone (CE), dove aveva trovato rifugio.

I militari hanno ininterrottamente ascoltato le testimonianze e messo a confronto ogni dato emerso anche dalle attività tecniche, riuscendo a raccogliere sufficienti indizi per ritenere  Marco Carella , 38enne censurato, fratello di Bruno , il reale autore dell’omicidio.

E' stato rintracciato a Mondragone Marco Carella 38 anni accusato di aver ucciso giovedì scorso  Luigi Antonio De Rocco, 32enne di Casarano. Il movente è presumibilmente da ricercare in contrasti in ambito familiare di natura economica. Secondo chi indaga il vero obiettivo era il fratello Bruno, con il quale pare ci fosse stata una violenta discussione. Le indagini, immediatamente avviate dalla Procura della Repubblica con il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, si sono svolte sia attraverso i c.d. metodi “tradizionali” sia attraverso meticolose attività di intercettazione, di analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza e di studio delle tracce lasciate sui ponti ripetitori della telefonia mobile. Di fondamentale importanza si è rivelata l’escussione di testimoni, parenti delle vittime e di tutte le persone ritenute informate dei fatti. Dai primi momenti, per quasi 24 ore, il Pubblico Ministero della Procura di Foggia, titolare delle indagini, assieme ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno ininterrottamente ascoltato le testimonianze e messo a confronto ogni dato emerso anche dalle attività tecniche, riuscendo a raccogliere sufficienti indizi per ritenere  Marco Carella , 38enne censurato, fratello di Bruno , il reale autore dell’omicidio. E’ probabile infatti che egli volesse sparare proprio al fratello. Dopo 5 giorni di ininterrotte indagini hanno portato alla sua cattura questa mattina in una casa di Mondragone (CE), dove aveva trovato rifugio. L’esecuzione del fermo è stata possibile solo grazie a incisive attività tecniche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia, abilmente coordinate dal Pubblico Ministero, e alla collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e del ROS di Napoli.

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