Operazione dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola
21.09.2016 - 12:25
I Carabinieri sono intervenuti all’interno dell’autodemolizione riconducibile a Pasquale Cotugno e suo figlio Fabio sorprendendoli mentre erano intenti, insieme agli altri arrestati, a mascherare la provenienza delittuosa di numerosi pezzi appartenenti alla medesima autovettura, una Ford Fiesta risultata rubata qualche ora prima proprio a Cerignola nel parcheggio dell’ospedale Tatarella.
In un'autodemolizione una vera e propria centrale per il riciclaggio di mezzi rubati. E' quanto accertato dai Carabinieri di Cerignola hanno tratto in arresto in flagranza di reato Fabio Cotugno, 30 anni, il padre Pasquale 57 anni, Giacomo Gallo, 23 anni, Fabio Curci, 23 anni, Francesco Sforza, 18enne, tutti cerignolani, per riciclaggio in concorso. I militari, all’esito di un attento servizio di osservazione, controllo e pedinamento, sono intervenuti all’interno dell’autodemolizione riconducibile a Pasquale Cotugno e suo figlio Fabio sorprendendoli mentre erano intenti, insieme agli altri arrestati, a mascherare la provenienza delittuosa di numerosi pezzi appartenenti alla medesima autovettura, una Ford Fiesta risultata rubata qualche ora prima proprio a Cerignola nel parcheggio dell’ospedale Tatarella. All’atto dell’irruzione, infatti, i militari hanno accertato che mentre alcuni si stavano occupando della completa distruzione mediante pressatura della carcassa dell’autovettura rubata e già smontata, altri si stavano occupando dei pezzi ricavati e già commerciabili come il motore e gli sportelli. Alla vista dei militari, tutti hanno tentato la fuga e solo Pasquale Cotugno è riuscito a far perdere le tracce. Gli altri, dopo brevi inseguimenti, sono stati raggiunti, prontamente bloccati, dichiarati in stato di arresto per riciclaggio in concorso ed associati presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Successivamente, a seguito dell’emissione di un decreto di fermo del Pubblico Ministero, anche Pasquale Cotugno veniva rintracciato e condotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. All’esito della convalida dell’arresto solo Francesco Sforza è stato scarcerato, maè stato contestualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Cerignola.
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