Nascondevano un arsenale: in manette un pizzaiolo, con i suoi genitori, collegato al buttafuori della Domus

C'era una penna pistola nell'arsenale detenuto da una insospettabile famiglia foggiana. Lo hanno accertato gli agenti della mobile che hanno arrestato Renato Console, pizzaiolo, e dei genitori il padre Antonio di 59 anni e la madre Lucia Tolve di 55 , tutti incensurati. I primi due sono finiti in carcere mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari. Le indagini che hanno portato all'identificazione del nucleo familiare sono partite a seguito dell'arresto di Aleandro Di Fiore, il buttafuori della discoteca Domus accusato del tentato omicidio del giovane 18enne di Lucera, avvenuto la notte del 21 ottobre scorso proprio nelle immediate vicinanze del locale. Un'ora dopo l'aggressione  il buttafuori era stato casualmente notato e controllato dai carabinieri in compagnia di Renato Console. Questo ha spinto gli inquirenti ad effettuare, lunedì pomeriggio, una prima perquisizione a casa del pizzaiolo, dove è stato ritrovato uno sfollagente telescopico.
Gli inquirenti acclarato i rapporti di frequentazione con Di Fiore e la probabilità che potesse detenere proprio per conto del buttafuori alcune armi, fra cui quella utilizzata per ferire il 18enne". Accurate perquisizione effettuate presso le abitazioni dei suoi familiari hanno permesso poi di ritrovare un borsone al cui interno era contenuto un vero e proprio arsenale, ovvero: due pistole calibro 9x21 con matricola abrasa e i relativi caricatori, due revolver calibro 38, una pistola semiautomatica, una penna pistola calibro 22, una similarma, un silenziatore, una canna calibro 7,65, un giubbotto antiproiettile ed un centinaio di cartucce.