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Rocchetti lascia l'Accademia di Belle Arti di Foggia dopo aver illuminato l'Alba del fumetto

Rocchetti, che peraltro è un autore conosciuto a livello nazionale per "Gli scarabocchi di Maicol e Mirko", è un docente che ha creato molte iniziative e occasioni di incontro per gli studenti del suo corso, sempre generoso ed attento alle loro esigenze.

Michael ha regalato alla biblioteca dell'Accademia di Foggia, l'Alba, un gran numero di libri di fumetto, un patrimonio che andrà ad implementare il numero dei testi già catalogati utili a costituire una fumettoteca. «Sarebbe bello se la biblioteca dell’Aba fosse aperta alla cittadinanza…  ma anche lì è una questione di spazi perché l’Aba è in crescita, sta esplodendo e stanno arrivando tanti ragazzi entusiasti che bisognerà sistemare», dice Rocchetti.

Il 23 ottobre si e tenuto, presso l'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Foggia, il terzo e ultimo appuntamento della rassegna Lo Spazio Nascosto. Questa volta gli studenti del corso di fumetto di Michael Rocchetti hanno incontrato  Michele Nitri editore di origine foggiana fondatore della Hollow Press, una casa editrice italiana specializzata in fumetti sperimentale e alternativi, che si distingue per lo stile dark e macabro e per il particolare metodo di finanziamento, finalizzato alla rivendita delle tavole originali, tutte precedentemente acquistate dallo stesso Nitri.
Nello stesso giorno i ragazzi dell'Accademia hanno purtroppo salutato il professor Michael Rocchetti, che si trasferisce a L'Aquila. Rocchetti, che peraltro è un autore conosciuto a livello nazionale per Gli scarabocchi di Maicol e Mirko, è un docente che ha creato molte iniziative e occasioni di incontro per gli studenti del suo corso, sempre generoso ed attento alle loro esigenze. È stato anche uno degli ospiti più apprezzati dell'ultima edizione del Festival del Nerd di Foggia. Oltre alla rassegna Lo Spazio Nascosto, Michael ha regalato alla biblioteca dell'Accademia di Foggia un gran numero di libri di fumetto, un patrimonio che andrà ad implementare il numero dei testi già catalogati utili a costituire una fumettoteca. Prima di lasciarvi alla lettura dell'intervista, vorrei dare un arrivederci a Michael grande fumettista, grande docente e grande uomo!

Maicol & Mirco, pseudonimo di Michael Rocchetti detto Maicol, è un fumettista e disegnatore italiano. Originariamente lo pseudonimo indicava un duo, composto anche dal collega Mirko Petrelli. Autore di numerose storie brevi e graphic novel, ha fatto parte del collettivo "Super Amici" (con Ratigher, il compiantoTuono Pettinato, Dottor Pira e LRNZ), poi denominato Fratelli del Cielo, e ha acquisito grande notorietà sul web con  Gli scarabocchi di Maicol & Mirco, irriverenti e caustiche vignette su sfondo rosso.  Vanta collaborazioni importanti con Linus, Smemoranda, la Revue Dessine Italia, 24 Ore, Oggi, è anche autore di numerose storie brevi e graphic novel, molte delle quali ancora nel cassetto a causa dei suoi numerosi impegni. Autore poliedrico e innovativo, con Gli Scarabocchi ha raggiunto una grande notorietà tanto da essere pubblicati in volumi per la Bao Publishing, ma è anche autore di graphic novel Hanchi, Pinchi e Panchi e nel 2018 Gli Arcanoidi, entrambi per Coconino Press e di un libro per bambini "Palla Rossa e Palla Blu - l'amicizia arrotonda tutto". Di recente, ieri sera, ha  portato in scena gli Scarabocchi in collaborazione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus di Torino. Lo spettacolo si chiama "La storia che non ho mai disegnato" uno spettafolo in realtà virtuale" ed ha esordito alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Michael ultimo giorno a Foggia?
Mi trasferisco, ma rimango comunque in contatto con gli studenti come anche nel passato con le accademie in cui sono stato, mi spiace però.

Quindi giudichi positiva questa tua esperienza?
L’Accademia è bellissima, i ragazzi sono stupendi, sono rimasto sorpreso dalla risposta, da quanto è frequentato il corso di fumetto, quindi l'Accademia dovrà adattarsi a questa richiesta. Mi sto rendendo conto che il corso di fumetto in generale nelle accademie sta esplodendo, sta crescendo in maniera esponenziale. Qui a Foggia si vede logisticamente, anche nel valore dell’ Accademia stessa, c’è un richiamo enorme al fumetto

Come vedi il futuro del fumetto nella nostra città?
Io vengo da un paesino piccolo di mille abitanti, da una situazione provinciale, intendo nel senso di città che non sono al centro delle rotte del fumetto, che non hanno case editrici come nel caso di Roma, Milano, Bologna, patria di tanti autori importanti del fumetto. La provincia non la vedo come un limite, ma come una cosa estremamente positiva perché porta ad avere delle esigenze maggiori e, per chi crede in quel mezzo, ad avere una furia di ricerca creativa che si assopisce spesso nei luoghi solitamente deputati all’arte. Il fatto di essere apparentemente distanti, che poi in realtà con la tecnologia di oggi le distanze non ci sono ormai, possiamo tranquillamente collaborare o farci conoscere in tutto il mondo, porta ad una calma e anche una ferocia utilissima nel percorso creativo. Se dovessi scegliere di trasferirmi nella vita preferirei sempre una città come Foggia piuttosto che una come Milano o come Roma. Sembra una corbelleria però lo dico con estrema convinzione.

Progetti futuri?
Troppi! Sto serializzando l’opera degli Scarabocchi, che è immensa, prevediamo più di venti volumi, pertanto una parte dell’anno è occupata da queste raccolte, parallelamente mi offrono dei progetti enormi ogni anno quindi a volte sono costretto a dilungare o tenere nel cassetto libri già pronti. Appena uscito il libro di 24 ore cultura, che inaugura una serie di fumetti che abbracciano la pittura e l’arte contemporanea, quindi fumettisti che raccontano l’arte, ho fatto un libro su Morandi, il mio pittore preferito, si chiama Nature Morte. Il prossimo anno usciranno altri due libri sempre per Bao.

Grazie per la tua ingente donazione di libri all’Accademia di Foggia!
Questa è una cosa che mi piace aver fatto e sentivo di dover fare, è merito mio solo l’idea, ma mi sono accorto, girando le accademie, che mancavano le fumettoteche, perché a prescindere dal talento che il ragazzo ha o crede di avere, per imparare a farli, i fumetti vanno letti, vanno tenuti in mano, anche se in rete si trova di tutto, e un’Accademia deve averli. Ho contattato le case editrici con cui collaboro, ho la fortuna di lavorare con Case Editrici importanti, che hanno aderito con entusiasmo e hanno risposto a questa offerta regalando libri in parte scelti da me, in parte da loro. Abbiamo già una libreria con 150 titoli, un numero che continuerà a crescere, tra editoria contemporanea e autori storici.

Un libro lasciato qui è un libro che sarà letto per molti anni.
Sarebbe bello se la biblioteca dell’Aba fosse aperta alla cittadinanza… Eh sarebbe bello, ma anche lì è una questione di spazi perché l’Aba è in crescita, sta esplodendo e stanno arrivando tanti ragazzi entusiasti che bisognerà sistemare. Speriamo si allarghi anche lo spazio biblioteca.

Con oggi si chiude anche la rassegna Lo Spazio Nascosto, ne facciamo un bilancio?
Voleva essere un minifestival poi abbiamo ragionato pensando di diluirlo in tre appuntamenti anche per coinvolgere meglio i ragazzi. Ho pensato di mostrare il mondo del fumetto da punti di vista diversi, il primo con Alessio Fortunato che è un autore apparentemente standard, classico, lavora per la Bonelli, ma ha un’anima grande ed un modo di lavorare differente da altri, lavora usando la penna bic, un mezzo poco ortodosso. Mi interessava far vedere che si può lavorare in maniera classica usando mezzi differenti. Poi è stata la volta di Spugna, un ragazzo venuto dall’underground che è approdato ai grandi editori come Feltrinelli, una cosa che oggi è molto normale. Abbiamo chiuso il trittico con una casa editrice, volevo far conoscere l’altro lato del fumetto, quello della produzione, per capire anche come proporsi. Ho chiamato Hollow Press di Michele Nitri, un editore originario di Foggia che ha inventato un modo particolare di lavorare, la sua è una casa editrice internazionale, bilingue che vende in tutto il mondo. I suoi libri sono di un determinato tipo e settore e i lettori sono fidelizzati. Senza un grosso capitale alle spalle è una casa editrice con un’idea e un progetto determinato, uno sguardo internazionale produce utile, è un esempio anche per i ragazzi. Questi incontri servono anche a mettere in relazione gli studenti con altre figure del settore e a far conoscere il loro lavoro. Un’occasione importante per avere un confronto con altri oltre che con lo sguardo del loro docente.

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