Il tour di Maurizio Bolognetti svela una Lucania inedita
30.03.2017 - 22:09
Svolta, stop, freccia a sinistra: siamo arrivati a Sant'Arcangelo percorrendo la SS92, la statale dell'Appenino Meridionale. Silenzio, vento, la luce del sole che ti accarezza in una calda giornata di marzo ed eccolo lì: in uno scenario incantato, in mezzo alle colline, si materializza il Convento/Santuario di Santa Maria dell'Orsoleo
Io parto! No, non vado alle Maldive e nemmeno a Cuba o alle Barbabos. Il mio viaggio si chiama Basilicata. On the road sulle strade della Basilicata. Certo non mi capiterà di percorrere la Route 66...ma vuoi mettere con il fascino di una delle nostre provinciali? Il Grand Canyon? No, i Calanchi di Aliano e Montalbano, passando per la diga di Montecotugno e per Sant'Arcangelo.
In viaggio per vivere le suggestioni e la bellezza dei borghi lucani e per provare a scoprire, fuori dalle rotte battute, l'anima di una regione e non solo la Basilicata da cartolina. Retorica? Può darsi! Non escludo, ciononostante, di sostituire Bukowsky con Lucio Battisti e al diavolo se non riuscirò a trovare un pescatore con il quale "parlar del più e del meno per ore e ore".
"Sì, viaggiare", mantenendosi alla larga dall'alta velocità e cercando ritmi lenti, silenzio, profumi e sapori. Viaggiare alla ricerca di storie, alla ricerca di un tempo perduto. In viaggio, sognando di poter dire, parafrasando Bowles, "Io non sono un turista. Sono un viaggiatore. Il turista è uno che appena arriva pensa di tornare a casa. Mentre il viaggiatore può non tornare affatto".
Svolta, stop, freccia a sinistra: siamo arrivati a Sant'Arcangelo percorrendo la SS92, la statale dell'Appenino Meridionale. Silenzio, vento, la luce del sole che ti accarezza in una calda giornata di marzo ed eccolo lì: in uno scenario incantato, in mezzo alle colline, si materializza il Convento/Santuario di Santa Maria dell'Orsoleo.
Cambio repentino di scena, siamo nel cuore del centro storico e il sindaco mi racconta il suo sogno: realizzare una "passeggiata sospesa".
Mentre percorro le vie del centro, percependo la presenza di qualcosa in bilico tra paradiso e inferno, penso che c'è un paesaggio naturale e c'è il paesaggio dell'anima; c'è quello che leggi negli occhi, nelle rughe e su labbra che raccontano storie anche quando non parlano. A Sant'Arcangelo, Basilicata, la gente è straordinariamente cordiale. Il paese ti accoglie e passeggiare per le stradine del centro storico significa scoprire scorci di un paesaggio straordinario; un paesaggio fatto anche di sorrisi, sguardi e di un tempo che scorre lento, ma è una lentezza della quale avremmo tutti bisogno.
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