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Inaugurato il ciclo di iniziative per l'anno accademico 2017-2018

Violenza visiva e verbale in un seminario di WoMan all'Unibas

Partendo da riflessioni sulle forme di discriminazione e di violenza di genere trasmesse dalle fonti antiche, il focus si svilupperà, poi, con riferimento ai mezzi di comunicazione contemporanei

Violenza visiva e verbale in un seminario di WoMan all'Unibas

I relatori di Violenza visiva e violenza verbale

Con Fabio Amendolara, Marialucia Nolè, Donatella Violante, Sara Lorusso, Giulio Giordano e Gianfranco Giardina

Il collettivo WoMan e il Cug di Ateneo dell'Unibas con il seminario "Violenza Visiva e Violenza Verbale" inaugurano il ciclo di iniziative che si svolgeranno nell'A.A. 2017/18. La II edizione dell’evento WoMan tratterà il tema dell’intolleranza per le diversità e dell'integrazione. Il tema, compreso in prospettive di approfondimento multidisciplinari, si svilupperà con riferimento al linguaggio visivo e al linguaggio verbale, e in particolare alle relazioni che si creano tra significante (segno iconografico, segno linguistico) e significato (senso di un’immagine, di una parola).
Quali sono le relazioni e le dinamiche che governano la creazione, la percezione, la rappresentazione del reale? Come si formano e come si percepiscono gli stereotipi, le metafore, le idee relative a concetti quali diversità, discriminazione e violenza sia di genere? Sia il linguaggio verbale che il linguaggio visivo, in maniera congiunta, saranno trattati durante gli incontri seminariali che si svolgeranno il 9 novembre a Potenza, dalle ore 9 alle ore 13, presso l'aula A3 del Safe (Macchia Romana) ed il 10 novembre a Matera, dalle ore 9 alle ore 13, presso l'aula 43 di via San Rocco.
Partendo da riflessioni sulle forme di discriminazione e di violenza di genere trasmesse dalle fonti antiche, il focus si svilupperà, poi, con riferimento ai mezzi di comunicazione contemporanei (articoli di giornale, documentari, pubblicità, arti visive). Il programma comprende gli interventi di dottorandi, dottori di ricerca dell'UniBas, professionisti affermati del giornalismo, esperti della scuola di fumetto Redhouse Lab e di Effenove, società attiva nel campo della produzione cinematografica e visual effect 3D.

Ecco il programma.

Giulio Giordano e Gianfranco Giardina di Redhouse Lab: A History of Violence. La violenza nel cinema e nei fumetti. Dall’espressionismo del cinema muto fino al postmodernismo di Tarantino e Snyder, passando per i B-movie europei e il cinema di Kitano; dai supereroi degli albori agli oscuri vigilanti degli anni ‘80 e ‘90, dai samurai al cyberpunk. Una riflessione sulla violenza nel cinema e nei fumetti, sulla sua funzione etica e sulla sua rappresentazione come elemento funzionale di un impianto visivo e narrativo.

Fabio Amendolara: “Due volte vittime: il ruolo dei media per il superamento di stereotipi e pregiudizi di genere”

L’intervento propone un excursus di articoli di giornale dal 1800 ai giorni nostri e
descrive il metodo usato dalla stampa per raccontare le violenze contro le donne e femminicidi. Il
messaggio trasmesso, da quando esiste la stampa ad oggi, intriso di pregiudizi di genere è questo:
“donne, se il vostro compagno/marito/fidanzato vi uccide ve la siete cercata”

Marialucia Nolè: “violenza verbale e fisica nel mito di Apollo e Dafne”

L’intervento propone un’interpretazione ulteriore del mito di Apollo e Dafne, raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio, da sempre considerato un esempio di scontro fra il desiderio sessuale del dio e il desiderio di castità della ninfa. In questa nuova lettura si mette in luce come il mito possa costituire un paradigma ancestrale del reato di stalking e, pertanto, possa essere un forte esempio di violenza verbale e fisica, con conseguenze distruttive, perpetrate ai danni della donna.

Donatella Violante: Violenza verbale o denuncia sociale? I vizi delle donne romane nella Satira II, 6 di Giovenale

Nel sesto componimento del suo secondo libro di Satire Giovenale si scaglia con forza contro la decadenza dei
costumi nella Roma di epoca imperiale, che – nelle sue parole – appare dominata dalla corruzione morale delle
donne di ogni classe sociale, donne che hanno ormai preso il sopravvento su uomini deboli ed “effeminati”. Il
quadro del malcostume femminile tracciato da Giovenale è ricco di espressioni crude, esplicite e violente.
Attraverso una rapida lettura dei passi più significativi della satira vedremo in che modo il repertorio di
stereotipi e moduli espressivi tipici dell’immaginario misogino antico Giovenale fa delle donne l’incarnazione
dello sfascio della società romana del suo tempo.

Sara Lorusso: La violenza di genere raccontata in video tra questioni di etica e ansia del risultato.

A volte è il paradosso, a volte è l'effetto sorpresa, a volte la crudezza dei numeri sbattuti in faccia, altre ancora è l'irruenza a veicolare il messaggio. Almeno nelle intenzioni di chi immagina e produce le campagne antiviolenza e i servizi di cronaca per l’online e la TV.
Pubblicità, terzo settore, telegiornali, on-demand: la riflessione sulla violenza di genere, in tutte le sue forme, cerca vie più sofisticate anche nel racconto in video, tra questioni di etica e aspettative sui risultati. Ma capita che l'effetto sia divisivo.

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