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Agroalimentare

Premio Olivarum 2020: trionfa Torre Cantore dell’oleificio Trisaia di Rotondella

L'assessore Fanelli: «Un’occasione di confronto tra produttori e frantoiani per migliorare il prodotto e i processi produttivi, oltre a diffondere una cultura della qualità dell’olio extra vergine per le sue proprietà salutari»

Premio Olivarum 2020: trionfa Torre Cantore dell’oleificio Trisaia di Rotondella

Analisi dei campioni da parte degli esperti

Nessuna cerimonia per la XVI edizione del premio Olivarum, la prestigiosa competizione che premia i migliori oli extravergine di oliva lucani. Una edizione diversa dalle altre a causa delle doverose restrizioni per contenere la diffusione del Covid-19, non sono mancate però le novità. Oltre al vincitore assoluto, è stato assegnato anche il riconoscimento agli “Oli lucani di eccellenza” che in fase di analisi abbiano ricevuto una valutazione di almeno 80 su 100. I protagonisti dell’iniziativa sono quarantotto oli extravergine di oliva, provenienti da trenta comuni lucani, ventotto dalla provincia di Matera e venti da Potenza prodotti nella campagna agraria 2019/20, coltivati in Basilicata e imbottigliati a norma di legge. Il vincitore assoluto è l’oleificio Trisaia di Rotondella, insignito anche della menzione speciale di “Grande produttore”. «Il primo classificato – afferma Giovanni Lacertosa, ricercatore di Alsia – Agrobios -  è un olio extra vergine d'oliva, fruttato intenso verde di erba, con note di mandorla e spezie, complesso, amaro e piccante, equilibrato e persistente. Anche i parametri chimici hanno presentato valori estremamente positivi». Altre quattro menzioni speciali sono state assegnate all’azienda agricola Quinto di Montalbano Jonico, all’azienda di Vincenzo Marvulli di Matera, ai Frantoniani del Vulture srl di Venosa e all’ Antico frantoio Di Perna di Campomaggiore. Il concorso è stato curato dal Dipartimento politiche agricole e forestali e dall’Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura. Come si evince dalla comunicazione della Regione «I campioni di olio - pervenuti entro le ore 12.00 del 31 gennaio - sono stati sottoposti a valutazioni organolettiche e ad esami chimico-fisici dal panel di assaggio regionale presso il Centro ricerche dell'Alsia "Metapontum Agrobios”». Gli esperti sottolineano un netto miglioramento della qualità dell’olio, solo il quattordici per cento presentava leggeri difetti, per questi si richiede infatti una maggiore accortezza nella fase della raccolta, nei tempi e nelle temperature di molitura. Nelle prime edizioni del concorso la percentuale degli oli di eccellente qualità era molto più bassa, adesso si evince un aumento esponenziale della qualità e dell’eccellenza del prodotto. «Olivarum non è solo un concorso, un riconoscimento - ha affermato l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli -  rappresenta anche un’occasione di confronto tra produttori e frantoiani per migliorare il prodotto e i processi produttivi, oltre a diffondere una cultura della qualità dell’olio extra vergine per le sue proprietà salutari». I campioni inutilizzati, circa 200 saranno dati in beneficenza alle famiglie più bisognose. «Tutti gli oli di eccellenza selezionati – continua l’assessore Fanelli – faranno parte del variegato paniere agroalimentare di cui la nostra terra è ricca. Contribuiranno a rappresentare l’identità della Basilicata agricola nel mondo, nelle fiere e nelle boutique del gusto. Saranno tra i prodotti rappresentativi della campagna promozionale promossa dal Dipartimento che partirà a breve per invitare a comprare lucano, a fare acquisti consapevoli e sostenere il reddito delle nostre imprese agricole che, anche in questa fase di emergenza sanitaria, hanno lavorato senza sosta per garantirci beni di prima necessità». 

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