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Territorio

Il Castello Marchesale di Palazzo San Gervasio è candidato a luogo del cuore Fai

Amato da Federico II di Svevia, che vi si recava per la caccia con il falcone, il Palatium Regium Sanctii Gervasii, situato sull’alto di una collina che guarda alla Puglia, era una difesa regia. Per votare c’è tempo sino al 15 dicembre

Il Castello Marchesale di Palazzo San Gervasio è luogo del cuore Fai

A proposito di approcci geofilosofici al tema della territorialità, è di ciascuno e di tutti il bisogno di riconoscersi in archetipi, tradizioni, continuità. Il bisogno, in realtà, di sentirsi radicati ad un luogo che per propria specifica e singolare fisionomia costituisca non solo semplice estensione geografica piuttosto sicuro rifugio della memoria. Un luogo speciale. Un connubio di segnature del passato, di abitazioni, di coltivazioni, di tracciati stradali, di monumenti. Un palinsesto complesso e sensibile di azioni, memorie, identità. Un diagramma del senso dell’esistere che, anche quando la vita conduce lontano, ti riporta “a casa”, ti amalgama ad un ben preciso orizzonte, ti fa godere della appartenenza a quel suolo.
Volti, immagini, colori, profumi, ricordi, sapori, emozioni. Sono queste le coordinate essenziali che rendono quel luogo il “luogo del cuore” e che inducono a scegliere di tramandarne la eredità culturale a tutela di ogni sua più peculiare conformazione paesaggistica e più intima configurazione identitaria.
Il tema, dunque, è quello della salvaguardia a tuttotondo del preziosissimo patrimonio geoculturale del territorio italiano. Lo strumento, quello del censimento. Il progetto, I Luoghi del Cuore. Grazie all’opera del Fondo Ambiente Italiano (FAI), in collaborazione con Intesa Sanpaolo, infatti, ogni due anni, negli anni pari, chiunque può liberamente, gratuitamente e senza limite di età, votare il proprio luogo del cuore e, se non indicato sul sito internet del FAI, proporlo in votazione con la finalità non solo di farlo conoscere ma soprattutto di tutelarlo e di valorizzarlo concorrendo anche all’assegnazione di premi in denaro destinati a progetti di recupero.
Con il sostegno a 119 progetti in 19 regioni, I luoghi del Cuore -giunto, quest’anno, alla decima edizione- rappresenta oggi la più importante campagna di sensibilizzazione sul valore del patrimonio, la più efficace cassa di risonanza di piccole e grandi bellezze e, soprattutto, di luoghi d’elezione che, nel tempo, oltre ogni schematizzazione o etichettatura politica, ha consentito di restituire la più veritiera fotografia sentimentale del legame che gli italiani hanno con i territori d’origine. Affinché possa perpetuarsi quella forma di identità che si alimenta nelle sue interne differenziazioni e articolazioni, è indispensabile, infatti, l’approccio partecipativo della comunità e degli individui: solo la co-creazione nella valorizzazione delle risorse culturali, storiche e naturali può originare un maggiore senso di proprietà collettiva facilitando la sostenibilità, nel lungo periodo, delle azioni culturali messe in campo. Lungimirante, in questo senso, l’attività posta in essere, ormai da anni, dalla associazione PALAZZO ARTE CULTURA. Nata per promuovere e sostenere iniziative culturali legate al territorio della Lucania e della cittadina di Palazzo San Gervasio, quest’anno l’associazione ha deciso di affinare il tiro. Non solo ha costituito un comitato dedicato alla valorizzazione del Castello Marchesale di Palazzo San Gervasio ma, con l’idea di poter contribuire al completamento del restauro, lo ha candidato come Luogo del Cuore FAI 2020.
Amato da Federico II di Svevia, che vi si recava per la caccia con il falcone, il Palatium Regium Sanctii Gervasii, situato sull’alto di una collina che guarda alla Puglia, era una difesa regia. Nel tempo divenne centro di primaria importanza per l’allevamento dei più bei cavalli purosangue di tutto il Sud Italia. Fu luogo di villeggiatura per il re Manfredi (1232-1266) che vi soggiornò a lungo dopo la vittoriosa battaglia di Foggia (1255). Carlo d’Angiò (1279) ne rafforzò la destinazione di difesa nominando un “magister forestarum” per il controllo del vasto territorio che comprendeva Atella, Monte Serico, San Cataldo, San Nicola, Rionero e Lagopesole. Trasformato in carcere e poi convertito in immobile per civili abitazioni, è rimasto diroccato per anni ed è tutt’ora in attesa di restauro pur dopo l’acquisizione al patrimonio della Regione Basilicata in forza di una legge che risale al 1995. Per impedire il degrado, l’incuria e la perdita di identità di questo importante bene culturale, soprattutto per vedere realizzato il sogno di una comunità che in questo bene si identifica, dunque, PALAZZO ARTE CULTURA ha lanciato la sfida del “coinvolgimento collettivo” quale significativo mezzo di contrasto a qualsiasi forma di disinteresse o inerzia anche politica. E così grazie all’impegno tenace di questa versatile associazione, il Castello Marchesale di Palazzo San Gervasio si colloca attualmente al 160° posto tra I Luoghi del Cuore più votati in Italia con circa 1.165 voti. Un ottimo risultato che, comunque, meriterebbe di essere incrementato con una maggiore partecipazione e diffusione a livello locale quantomeno per consolidare l’idea di una comunità realmente solidale e cooperante in funzione del rafforzamento della propria identità culturale. Perché, come si legge sul sito del FAI, “ogni luogo parla di noi, è il nostro specchio e conoscerlo e averne cura significa occuparci di noi stessi, della nostra stessa vita”. Per votare c’è tempo sino al 15 dicembre collegandosi al link https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/comitati/1163.

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