Territorio
20.06.2021 - 13:05
«Questo è un progetto da evoluzione darwiniana della specie, speciazione o estinzione, una chances di rinascita, voluta, pianificata e operata sul campo. Nulla ci è piovuto dal cielo per caso, si è voluto pensare da grandi, buttando più di un occhio ai sistemi turistici virtuosi del Nord — stando però con i piedi ben saldi a terra — iniettando alta professionalità e approcci manageriali».
Grande attesa a Castelsaraceno, Provincia di Potenza, per l’inaugurazione del ponte tibetano più lungo al mondo, prevista tra il 10 e il 18 luglio. Un’attesa che i primi visitatori potranno sfruttare a proprio vantaggio per apprendere tutte le informazioni del caso sul portale turistico, visitcastelsaraceno.info, online da oggi, domenica 20 giugno, ma anche sui profili social Youtube e Instagram e sulla pagina Facebook. Lanciati anche due hashtag ufficiali: #visitcastelsaraceno e #castelsaraceno586. Un progetto molto ampio, un ecosistema turistico, che prende spunto da una filosofia ben comunicata dal payoff adottato “Feel your extreme mood”, letteralmente “Senti il tuo stato d’animo estremo”, che il sindaco di Castelsaraceno, Rocco Rosano e Paolo Borroi, esperto in sviluppo e gestione di ecosistemi turistici e noto destination manager trentino (voluto espressamente dalla giunta comunale), hanno così introdotto alla redazione de Il Mattino: «Dietro la filosofia di estremo non c’è solo la visione di sport estremo, ma auspicare agli ospiti che verranno a Castelsaraceno, di sentire il loro stato d’animo estremo secondo la soggettiva visione di ognuno. Ognuno ha il proprio concetto di “estremo” che potrebbe essere lanciarsi con il paracadute o, invece, organizzare una grigliata in estremo relax a bosco Favino». Il sindaco Rosano spiega come il lungo e difficile percorso affrontato prima per progettare, poi per costruire il ponte tibetano — il cui costo ammonta a 1.5 milioni di euro — e successivamente coinvolgere tutta la comunità locale nello sviluppo partecipato dell'ecosistema turistico, abbiano rappresentato e rappresenteranno per il futuro una sfida costante e importante: «Questo è un progetto da evoluzione darwiniana della specie, speciazione o estinzione, una chances di rinascita, voluta, pianificata e operata sul campo. Nulla ci è piovuto dal cielo per caso, si è voluto pensare da grandi, buttando più di un occhio ai sistemi turistici virtuosi del Nord — stando però con i piedi ben saldi a terra — iniettando alta professionalità e approcci manageriali». «Partendo dal ponte tibetano — prosegue Borroi — di lunghezza pari a 586 metri (ben di 70 metri più lungo dell’attuale ponte tibetano di Arouca in Portogallo), sospeso a 80 metri di altezza dal suolo nel canyon del torrente Racanello e interposto fra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese — si è lavorato allo sviluppo armonico e organico di una località che non era a vocazione turistica, un percorso progettuale partecipato che ha visto il coinvolgimento della comunità tutta, al fine di restituire al turista, futuro ospite, un sistema complesso, organizzato e tangibile di servizi e infrastrutture di alta qualità». Un sistema su cui hanno già puntato in molti; tra le collaborazioni le sport academy X Alpi di Latronico, Infopollino e Pasquale Larocca, noto atleta e performer lucano, l’Associazione CiclOstile Fiab Potenza che ha inserito il borgo nella propria guida cicloturistica e molti altri. Progetto a cui ha creduto anche Aaron Durogati, due volte campione del mondo di paragliding, atleta Red Bull e alpinista e ora testimonial di questo progetto di brand turistico. Nell’immediato futuro, la volontà di ottenere il riconoscimento del primato e l’obiettivo di posizionare il marchio nel circuito degli sport estremi in collaborazione con la stessa Red Bull. Sul sito turistico, che offre un’esperienza di navigazione di ultima generazione con partners di sistema sul modello delle destinazione big del Nord, sarà possibile finalizzare la propria visita a Castelsaraceno prenotando online gli attrattori come il ponte tibetano, il Museo della Pastorizia, gli alloggi e ogni altra attrattiva territoriale “esperienze”. L’attenzione posta sulle esigenze del singolo è massima, dove si percepisce che ogni cosa sia stata attentamente progettata e nulla è lasciato al caso: elenco dei punti di interesse locali, eventi e manifestazioni in costante aggiornamento, dati meteo e possibilità di affinare la ricerca per temi vacanza. Parte integrante della strategia turistica e territoriale adottata a Castelsaraceno sono lo sviluppo delle attività locali e il Museo della Pastorizia, una moderna struttura che racchiude un percorso multimediale, che illustra la storia e i costumi della pastorizia lucana. L’importanza data all’innovazione tecnologia non si esaurisce nel solo portale turistico, ma si espande ad altri aspetti. Infatti, oltre alla garanzia dell’acquisto online del ticket ― possibile anche presso l’infopoint turistico collocato al piano terra del municipio ― è previsto l’accesso digitale al ponte tramite il proprio smartphone e la presenza di un tornello elettronico di accesso. A ciò si aggiunge l’installazione sul ponte di webcams turistiche ad alta risoluzione e la possibilità di scaricare un’app per scoprire ed avventurarsi lungo itinerari mappati nel geosito Unesco di Monte Alpi. Non resta che attendere la data di apertura e se i più coraggiosi potranno dilettarsi nel percorrere, per una durata di circa quarantacinque minuti, il ponte lucano da record, tutti gli altri potranno godere delle peculiarità culturali, enogastronomiche, attrattive e paesaggistiche di Castelsaraceno e del magnifico territorio in cui è immerso. Le tariffe d'ingresso non sono ancora state svelate, ma si intuisce dal livello dei servizi che saranno adeguate a quanto offerto nell'insieme. Quindi, buon visitcastelsaraceno.info a tutti, per sentire il proprio stato d’animo estremo!
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