Amministrative 2021
22.09.2021 - 18:55
Domenica 19, Giuseppe Conte il leader del Movimento 5 Stelle è giunto nella città federiciana per sostenere la campagna elettorale della candidata sindaca Alessia Araneo. L’ex premier si sente a casa nel Vulture, in particolare dice di aver trascorso molte delle sue vacanze estive a Rionero. È sicuramente indubbio anche il calore dei simpatizzanti del movimento, in centinaia infatti hanno sfidato il caldo del primo pomeriggio, segno che i mesi di lockdown e la familiarità col volto simbolo dei pentastellati non siano passati inosservati. In quell’angolo di Basilicata, reso grande dalla sua immensa storia e anche dalla presenza di importanti aziende, Conte sofferma la sua attenzione sulla lotta contro la delocalizzazione delle imprese e l’importanza della transizione ecologica. «Noi dobbiamo sistemare tantissime cose» continua, sottolineando l’importanza del voto delle amministrative, da non sprecare e sottovalutare. Al suo fianco Alessia Araneo, candidata alla carica di sindaco per la lista pentastellata, raggiunta dalla redazione de Il Mattino per una breve intervista.
Che valore dà a questa candidatura, cosa rappresenta per lei?
«Questa candidatura riveste, per me, un’importanza peculiare; la fiducia che gli attivisti del M5S di Melfi e il Presidente Giuseppe Conte hanno riposto in me mi infonde un forte senso di responsabilità. Responsabilità nel costruire − insieme a tutti gli attivisti e a tutte le cittadine e i cittadini che lo vorranno – uno spazio politico aperto e inclusivo per ripensare e riprogettare la nostra Melfi».
Cosa manca a Melfi?
«A Melfi manca una politica vicina ai bisogni e alle esigenze della persona e dell’ambiente. Per troppi anni la politica melfitana si è avvitata su sé stessa, esaurendosi nelle dinamiche di partito, e perdendo il contatto con i cittadini. Melfi non è più una città amica: ristrutturare una casa all’interno del centro storico è tecnicamente impossibile; muoversi a piedi da contrada Bicocca verso il resto della città è una corsa a ostacoli tra le automobili; ottenere orientamento e consulenza circa i bandi, i progetti e i finanziamenti della comunità europea non è possibile, se non a pagamento; non esiste uno spazio di aggregazione e di coworking per professionisti; non si riesce nemmeno a far funzionare un canile pronto da almeno un decennio! Melfi è diventata una città poco attraente per coloro che vogliono provare a investirvi le proprie risorse. C’è bisogno di buona politica, ossia di una politica che metta al centro le persone e che crei tutte le condizioni per la fioritura e il benessere individuale e collettivo».
Il valore aggiunto della sua lista di candidati.
«La lista del M5S di Melfi vanta una potente aggregazione di energie nuove e creative; al suo interno ci sono professionisti, insegnanti, artisti e anche studenti pronti a mettersi al servizio dei cittadini. Insieme stiamo costruendo un progetto di comunità imperniato su un’etica della solidarietà e della cooperazione. Un progetto che mira alla tutela del nostro bistratto ambiente e delle categorie sociali più svantaggiate».
Come deve collocarsi Melfi in ambito regionale? Cosa fare per dare maggiore visibilità alla cittadina federiciana.
«La nostra Melfi ha indubbiamente perso, nel corso degli anni, il ruolo di città traino del Vulture. Sospinta da una gloriosa storia millenaria e dai fasti federiciani, la città di Melfi avrebbe dovuto mantenere il suo ruolo di guida dell’area settentrionale della Basilicata, per le sue ricchezze, per la sua storia, per il suo bacino idro-minerario, per i suoi pregiati vini e oli, per i suoi tratturi e per le sue chiese rupestri e, non in ultimo, per la prosperità della sua zona industriale. Una zona industriale che, tra l’altro, ha fruttato ingenti risorse all’amministrazione cittadina che, evidentemente, non ha saputo sfruttare al meglio. È paradossale constatare come tutte queste potenzialità non si siano tradotte in una significativa crescita demografica né in un miglioramento della qualità della vita per i cittadini. L’attuale situazione coincide, dunque, con il ritratto di una grande occasione mancata. Il Vulture Melfese è stato lentamente esautorato − con la complicità delle vecchie classi dirigenti ora di nuovo in corsa! – e spogliato dei suoi presidi di legalità e salute, con la chiusura del tribunale prima e con l’inesorabile smantellamento dell’ospedale oggi. Urge arginare questa deriva e restituire alla nostra amata città federiciana quanto le spetta: è necessario ripartire dalla bellezza del Vulture, dai suoi prodotti e dalla sua storia. Noi ci candidiamo quali custodi e sviluppatori di queste risorse».
Chi è Alessia Araneo?
«Sono una studiosa di filosofia morale, appassionata di politica, di storia e di storie. Ho conseguito il titolo di laurea magistrale a Pisa, poi ho ottenuto una borsa di Dottorato presso l’Università degli Studi della Basilicata. Sono socia di una start-up che si occupa di divulgazione di contenuti culturali e collaboro con la Consigliera Regionale del M5S Carmela Carlucci. Sono cultrice della materia presso l’Università Federico II e collaboro con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Sono socia della Consulta di Bioetica Onlus e da sempre milito a favore di associazioni in difesa dei diritti umani. Mi considero una femminista e una animalista».
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