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Violenze sessuali e sette sataniche: le sentenze che imbarazzano il Paese

Violenze sessuali e sette sataniche: le sentenze che imbarazzano il Paese

Violenze sessuali e sette sataniche, un’associazione spesso imbarazzante per la società italiana. Nel nostro Paese però se hai plagiato e seviziato 13 ragazzini, subisci al massimo 6 anni di carcere, come per Matteo Valdambrini, che in carcere forse passerà si e no sei mesi, poi i domiciliari, poi se diventa un bravo ragazzo, o magari si darà ad una religione qualsiasi, che non sia più il satanismo, dopo tre anni vedrà finire tutto e magari metterà su una associazione dove aiuterà i giovani a ritrovare se stessi. In Italia funziona così. Una legge come quella del plagio mentale deve essere abolita, cosa che è avvenuta da qualche decennio ormai. Si, i processi non devono essere incentrati sul riconoscere o meno un reato di plagio mentale, visto che la psicologia, secondo molti tribunali italiani, non è una scienza esatta, e poi le sette sataniche non esistono, sono solo gruppetti di persone sclerate. Sono persone che si radunano in gruppi di quaranta minimo e s’incappucciano con le tuniche bianche o nere, a seconda della cultura, fanno i loro riti satanici sulle spiagge, ovviamente dopo che la parte iniziale della messa nera è stata espletata in privato da qualcuno degli aderenti alla setta, sono persone che passano il loro tempo come meglio credono, quando lo scelgono loro, appunto. Ovviamente non tutti coloro che adorano Satana o Lucifero hanno la stessa modalità di celebrare e adorare tale angelo, per molti decaduto, per tanti altri un angelo di luce. Qual è la parte iniziale della messa nera, quella che lo stesso Anton La Vay, nella sua Bibbia Satanica, criticava? Un’orgia con sevizie sessuali, strisce di coca, e ogni strumento possibile e immaginabile per assecondare la parte più nascosta depravata dell’essere umano. E la violenza sessuale, fisica o psicologica che sia? Nessun problema: è tutto consensuale. Senza la legge sul plagio mentale non è difficile uscirsene così. Non ne parliamo poi se ad un giovane che tiene sotto il proprio potere psicologico 13 ragazzini viene riconosciuta l’infermità mentale o qualcosa che si avvicini ad essa, è capace che ti danno anche un premio. Le Leggi in Italia ci stanno, ma se non vengono applicate bene o eluse del tutto, la popolazione inizierà a farsi giustizia da sola, questo è il pericolo. L’articolo 603 del Codice penale italiano recitava: “Chiunque sottopone una persona al proprio potere in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la reclusione da 5 a 15 anni”, ma tale norma è stata dichiarata incostituzionale con la sentenza n. 96 del 9 aprile 1981 dalla Corte costituzionale stessa. Col proliferare di sette di vario genere, di santoni, falsi veggenti, oggi forse sarebbe ora di ridiscutere su tale legge, certo creare normative adatte ai tempi odierni, ma la Legge dovrebbe essere concepita in modo da prevenire che si formino menti capaci di plagiare, in ambito settarico, come in altri, e tutelare le vittime. A Prato cos’è successo? Il “Demone Vampiro” ha solo commesso un atto appena accostabile al bullismo, poca roba, su cinque di quei 13 ragazzini, anche minorenni, anzi no: violenze sessuali e assoggettamento psicologico, in tribunale si è parlato di questo, c’è da rallegrarsi? La giustizia ha trionfato? Oppure c’è da aver paura per i propri figli? Per carità mai avere paura ed essere sempre in dialogo con i più piccoli, ma queste sentenze certamente non aiutano l’istituzione famiglia.

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