Stellantis, occupazione e caro energia. La Regina (Pd): «Il ministro Giorgetti dovrebbe renderci edotti su quello che sta succedendo»

«Su Stellantis Romano Prodi oggi scrive diverse cose importantissime su Il Messaggero. Molte le abbiamo discusse in campagna congressuale», afferma il segretario regionale del Pd, La Regina. «Tavares - prosegue - sostiene che l’auto elettrica è una scelta politica che non contribuisce al miglioramento ambientale del Paese e che i costi delle auto aumenteranno del 50%. Auto d’élite, insomma. Questo significa meno acquirenti e, quindi, meno produzione, meno componenti. Ci ricordiamo tutti quando Tavares ci disse che nessun sito produttivo in Italia sarebbe stato chiuso. Prodi suona un campanello riprendendo le ultime dichiarazioni dell’Ad: "il futuro dei nostri siti dipenderà anche dai vincoli politici europei sulla decarbonizzazione e le sue conseguenze". E dunque, l’Italia: il nostro costo del lavoro è più basso di quello dei paesi europei maggiormente concorrenti, ma che il costo di produzione di un’auto è, in Italia, "significativamente più alto, a volte il doppio, rispetto alle fabbriche di altri paesi europei" e che questo deriva soprattutto dalla cattiva organizzazione della produzione (oltre che dal costo dell’energia). Tavares non ci indica nessuna soluzione. Ci descrive - dice ancora il segretario Dem - un quadro plastico ma, anzi, annuncia che verranno costruiti due maxistabilimenti di batteria in Francia e Germania. E l’Italia? E il Mezzogiorno? Melfi e Termoli che fine faranno? Il ministro leghista allo sviluppo economico, Giorgetti dovrebbe renderci edotti su quello che sta succedendo. Non si può - conclude - non assumere una posizione nettissima a difesa del lavoro e dei lavoratori. Noi lo faremo nell’agorà a Melfi, nel piazzale di Stellantis, ed anche nelle sedi istituzionali».