Il caso
04.07.2022 - 12:45
BELLA – L’inflazione a giugno ha raggiunto i livelli di 36 anni fa salendo all’8%, la crisi idrica che sta attanagliando da nord a sud tutta l’Italia e, il conseguente aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia da mesi, stanno mettendo in ginocchio sia le famiglie che le imprese.
Siamo andati a verificare la situazione di grande difficoltà che sta vivendo anche il settore agricolo e zootecnico dell’agro bellese che produce 600/650 quintali al giorno. E ,per parlare dei problemi del comparto, abbiamo incontrato il presidente Daniele Stolfi dell’OP-Melandro Latte.
“In questo momento stiamo soffrendo molto per l’acquisto delle materie prime e il sovrapprezzo dei costi energetici sta creando molti problemi alle nostre aziende. In questi mesi – afferma il presidente Stolfi - il gasolio agricolo è schizzato a 1,55 euro al litro con un surplus enorme per le aziende nell’ordine del 100% rispetto allo scorso anno, mentre per il mais abbiamo rilevato il 50% in più dei costi. Per fronteggiare questa enorme difficoltà di costi come OP-Melandro Latte siamo riusciti a dialogare con i caseifici esterni, dove conferiamo una parte del latte, per trovare un accordo economico passando dai 0,50 ai 0,60 centesimi al litro. Ma quello che mi preme sottolineare - continua il presidente Stolfi- è che siamo in emergenza idrica e non si vede nessuna infrastrutturazione per le aziende agricole. Da anni sostengo l’importanza strategica della diga di Muro Lucano e di quella di Pescopagano per l’abbeveraggio degli animali e per l’irrigazione. Non abbiamo un bacino di raccolta delle acque ed è molto difficile e rischioso andare avanti visti i periodi drammatici che stiamo vivendo”.
Sui lavori di realizzazione del progetto di riorganizzazione del sistema idrico in agro di Bella da 900 mila euro finanziati con la delibera CIPE n.79 del 2012 a valere sui fondi FSC per il potenziamento del sistema di adduzione e di distribuzione a servizio della frazione di S.Antonio Casalini e delle altre aree limitrofe Stolfi non ha dubbi.
“La linea idrica che si sta sviluppando con i lavori in corso di Acquedotto Lucano, sull’agro bellese, è sicuramente un fatto utile ed importante ma per l’approvvigionamento idrico delle aziende non è sufficiente”.
Mentre sulla questione energetica e sul biogas Stolfi è chiaro: “Dobbiamo sviluppare questo progetto per il futuro altrimenti tutti noi imprenditori non andremo da nessuna parte. L’energia, l’approvvigionamento idrico rappresentano le necessità urgenti del comparto”.
Il presidente Stolfi rivolge poi un appello alle Istituzioni.
“Siamo abbandonati a noi stessi e le Istituzioni non ascoltano le nostre istanze primarie e di questo passo non potremo andare avanti. Produciamo ricchezza sui territori e posti di lavoro e negli anni futuri non possiamo sperare nella pioggia visti anche i cambiamenti climatici in atto”.
In attesa di risposte, il comparto agricolo e zootecnico è in difficoltà.
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