21.10.2022 - 09:26
Francesco Rocca
Il lucano Speranza, napoletano di elezione nel collegio blindato di Fuorigrotta, è pronto a lasciare il ministero della Salute. L'operato del rigorista "dell'egemonia culturale su basi nuove" e di un nuovo spazio per la sinistra grazie alla pandemia, nonchè delle restrizioni connotate da una scarsa evidenza scientifica e da una forte dottrina politica, evidenziata nell'operetta distribuita e ritirata nel giro di 48h "Perchè guariremo" sarà anche oggetto della commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia, fortemente voluta da FdI ma anche da Matteo Renzi. Il lascito finale? Le multe per gli over 50 che hanno scelto di non vaccinarsi.
Consegnando e "isolando" Speranza alla pandemia, guardando al futuro il nome forte delle ultime ore è quello di Francesco Rocca. Avvocato e presidente della Croce Rossa Italiana. Non un tecnico della medicina, in senso stretto, ma un tecnico della rete sanitaria, dunque. Conoscitore del management nonché delle carenze strutturali e non di un Ssn in forte difficoltà, nonostante i proclami dell'uscente Speranza che è sempre il caso di ricordarlo prima di essere proiettato al ministero della Salute con il Conte bis (e confermato con il governo dei migliori) in materia di sanità aveva esperienza pregressa pari allo zero. Rocca ha iniziato la sua carriera nella sanità pubblica nel 2002 con Francesco Storace che da Presidente della Regione Lazio lo scelse per salvare l’ospedale Sant’Andrea. Dal 2003 al 2007, invece, ha ricoperto il ruolo di Presidente della ONG Hansenian Ethiopian Welfare Organization “Hewo”. Nel frattempo diventa prima Commissario Straordinario del Sant’Andrea, poi Direttore generale dello stesso nel 2007. Sempre nel 2007 passa a ruolo di Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, dando subito il via ad un importante risanamento della struttura dell’associazione. Per un breve periodo ha operato anche, sempre come Commissario straordinario, a Napoli, fino al 2013 quando viene eletto Presidente della stessa Croce Rosse Italiana, posizione che tutt’ora occupa, mentre dal 2017 è diventato anche Presidente di Mezzaluna Rossa.
Dopo il caos sulla forzista Licia Ronzulli, Rocca è il nome giusto che potrebbe unire le varie anime del centrodestra già spaccate sul ministero della giustizia.
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