La Uil Basilicata accende i riflettori sul 'sommerso' e boccia la reintroduzione dei voucher per il lavoro domestico

"Su 2.268 ispezioni definite, 1.204, il 53%, sono risultate irregolari": è quanto ha ricordato il segretario regionale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, riferendosi ai dati dell'Ispettorato nazionale del Lavoro per la Basilicata, chiedendo "valutazioni e modificazioni della bozza del Piano nazionale per la lotta al sommerso 2023-2025". Tortorelli ha ricordato come "la situazione più allarmante sia ancora nel comparto edilizia con 803 ispezioni e 513 irregolari, ossia il 63,8%; a seguire l'industria con il 52,6% di irregolarità, il terziario col 50,1% e l'agricoltura con il 38,5%. E sul tema della salute e sicurezza il tasso di irregolarità riscontrato è dell'83%". "La bozza del Piano nazionale, pervenuta ai sindacati in tempi ristrettissimi, senza confronto preventivo e approfondito, richiede valutazioni e modificazioni", ha aggiunto Tortorelli che ha evidenziato come "delle azioni del Piano, ne troviamo alcune condivisibili, mentre altre meritano di essere maggiormente approfondite". Apprezzata "la costruzione della banca dati e la prevista interoperabilità tra i singoli sistemi, anche se sarebbe opportuno prevedere il coinvolgimento delle Asl". La proposta di Tortorelli è di "una qualificazione delle imprese, una sorta di 'patente a punti', che premia le imprese che rispettano le disposizioni normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, e che si distinguono per l'impiego di manodopera regolare e per l'applicazione dei contratti collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali. Inaccettabile - ha concluso - la reintroduzione dei vecchi voucher per il lavoro domestico in quanto non riteniamo essere questa la strada giusta per contrastare il sommerso".