I libri che liberano le tue emozioni

Analisi

Fenomenologia del satanismo. Perché si sceglie il male? Ecco come capire quando c'è il rischio che si passi all'azione criminale

Violenze sessuali e sette sataniche: le sentenze che imbarazzano il Paese

Fenomenologia del satanismo: argomento molto complesso, sepolto da pudore e timore. Si diventa satanisti per scelta, o per rabbia? Il satanismo coinvolge tutte le classi sociali e tutti i livelli culturali. Serve andare in profondità per capirne la psicologia, e soprattutto il limite dopo il quale si passa all’azione criminale, tanto è vero che diverse stazioni di carabinieri o di polizia chiedono aiuto a noi esorcisti per capire cosa accade sul proprio territorio, perché i segnali sono presenti un po’ dappertutto e non è prudente sottovalutarli. Ovviamente l’esorcista deve essere libero dal fanatismo religioso, molte volte il diavolo viene visto dappertutto, creando nelle persone un esasperato delirio religioso.
Oggi è diffuso un innumerevole popolo coeso unito attorno alla figura di Satana, o Lucifero, o Bapometh, tre nomi di uno stesso “dio”. Infatti, Lucifero per molti è il dio principale di un immenso panteon di dèi, e nella propria coscienza si ama e si adora per “scelta”, è il vero portatore della luce. Allora: non può essere che sia proprio Lucifero il vero dio e il cristianesimo sia una dottrina falsa? Tutto quello che è stato scritto dalla Rivelazione ebraico-cristiana non può essere che sia il modo di offuscare il vero dio, ovvero Lucifero? Il satanismo contemporaneo poggia su questi princìpi, un fenomeno dilagante più di quanto non si creda. Per il satanismo panteista, Satana va amato, e l’amore verso di lui è un amore capace di onorare, infatti i suoi adepti non si prostrano a lui, come fanno i cristiani. Il satanismo contemporaneo non ha niente a che fare con sacrifici di animali, con sacrifici umani, con il culto del Male, l’immagine che Satana trasmette è invece bellezza. Per i satanisti le possessioni demoniache sono solo terrorismo psicologico, i casi reali di possessione non sono provocati dai loro dèi. A loro detta, i cristiani fanno leva sulle possessioni per spaventare e allontanare da Satana, in ogni parte del mondo esorcizzano le persone gli sciamani, perché si tratta solo spiriti di defunti che vogliono un corpo, non sono demoni. Nel demonio vedono un dio che ha un’energia così enorme che non potrebbe mai entrare in un corpo. Questi sono princìpi satanici veri e propri in cui si crede per scelta libera, sui quali si fonda la religione panteista, apertamente frequentata, una sorta di “famiglia spirituale”, e non si teme il confronto, in quanto non contiene nulla di aberrante, né di criminoso.
Quando, invece, è la “rabbia” a indirizzare verso il satanismo, e quali latenti scenari comporta? Per esempio, quando una ragazza ha una relazione, un giorno si rende conto di essere in attesa, ma l’uomo che ama è sposato, alla notizia del bimbo in arrivo, lui la minaccia intimandola a tacere. La ragazza è arrabbiata, perché la delusione cede spazio alla rabbia, cerca di non pensare e inizia ad assimilare droghe. Dopo, per procurarsi le dosi si prostituisce, può capitare che tra i suoi clienti uno di essi la inviti a partecipare ad messa nera, con ragazzi giovani, mantelli neri, croci rosse rovesciate ricamate sul petto, il sacerdote con una talare rossa, un cappuccio nero, venerato come l’Anticristo. Davanti c’è un altare, c’è una bibbia satanica, si recitano suppliche, invocazioni, si consacrano a satana ostie rubate in chiesa, si bevono infusi di erbe come lo “stramonio”, oppure “la bella donna”. Dopo aver bevuto il mix di droghe psichedeliche si intravedono i demoni, si fa sesso con tutti, un’orgia iniziale in questo tipo si satanismo detto “acido” è sempre presente, sesso promiscuo e sadomasochista. Se ti trovi in queste messe nere, sei già stato drogato dal tuo adescatore o adescatrice, perché mai ti porterà in tali luoghi se non ha certezza della tua completa adesione, e in questo modo ci si trova a compiere azioni che vanno contro tutti i propri valori. Da qui “il veleno del diavolo”, una droga capace di annullare completamente la volontà. L’adescatore non solo è abile nella manipolazione, ma è un esperto conoscitore di droghe. La persona invitata alle messe nere non è neanche cosciente di essere una vittima. Il “veleno del diavolo” è usato nello sciamanesimo, ma anche in religioni e chiese comuni, per niente sataniche, atte ad annullare la volontà degli adepti, ai quali è poi facile prosciugare il conto in banca e a spingerle verso comportamenti mai adottati prima. Il “veleno del diavolo” è una droga a base di scopolamina, un farmaco alcaloide allucinogeno, si ottiene dalle piante Solanacee, lo stramonio si estrae da una di esse, la Hyoscyamus niger, lo giusquiamo nero, o la Datura. Dal loro metabolismo secondario si estrare il sottoprodotto usato nella droga. Gli effetti sono sonnolenza, amnesia retrograda, blocco vasodilatazione, blocco bronchiale, pupille dilatate, incapacità di messa a fuoco dell’occhio; provoca eccitazione, agitazione, allucinazioni fino ad indurre al coma e può portare alla perdita di coscienza fino alla morte, a seconda dei soggetti. I livelli di diffusione delle nuove droghe stanno salendo in modo vertiginoso, e si stanno diffondendo anche laboratori chimici privati, atti a creare mescolanze del genere, con elementi chimici diffusi sul libero mercato. L’allarme della polizia è troppo sottovalutato, poche scuole ospitano poliziotti o carabinieri capaci di compiere un’azione preventiva, cosa di cui oggi c’è bisogno più di quanto non si creda.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Insert these parameters on configuration: newsstand_link, newsstand_title

Il nostro network