Autonomia differenziata, il Sindacato Medici Italiani dice No: "I cittadini delle regioni più deboli godono di un minore livello di servizi pubblici"
"La pandemia avrebbe dovuto generare un ripensamento di un modello di sistema sanitario come quello di alcune regioni del Nord (dimostratosi fallimentare nella lotta al Covid) che ha, di fatto, cancellato la rete dei servizi territoriali pubblici, affidando l’erogazione delle prestazioni domiciliari ad agenzie private e instaurato in campo ospedaliero una concorrenza tra settore pubblico e settore privato, fortemente squilibrata a favore del secondo", sostiene il Sindacato Medici Italiani