Nessuno si è presentato spontaneamente in questura, nonostante l'appello del Procuratore e degli organi inquirenti. I cinque costruttori sono stati tutti convocati dalle forze dell'ordine. Pochi hanno collaborato. Solo in un caso un imprenditore ha fornito elementi utili alle indagini. Si aprono nuovi scenari nell'ambito degli arresti per concussione effettuati l'altro giorno dalla squadra mobile e che hanno riguardato Fernando Biagini, dirigente del servizio lavori pubblici e del SUAP del Comune di Foggia, Massimo Laccetti, consigliere comunale e Adriano Bruno imprenditore (quest'ultimo posto ai domiciliari), perchè accusati di aver costretto Raffaele Zammarano, titolare della CO. IM. s.r.l., a pagare una tangente da 80 mila euro per la tipula di un contratto d'affitto dell'immobile da adibire ad uffici giudiziari di Piazza Padre Pio. Per tutti le accuse sono di concussione e tentata concussione
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