Si tratta di un ragazzo viestano di origine marocchine, ritenuto dagli inquirenti, ben inserito nella criminalitĂ locale
16.03.2015 - 13:35
Il ragazzo – sostengono gli investigatori – ha riconosciuto da subito gli inquirenti e si è consegnato senza opporre resistenza. Gli investigatori sono certi che il marocchino si sia allontanato da Vieste perchè temeva per la sua vita. Il giovane risulta essere inserito nel clan dei Notarangelo. Negli ultimi tempi nel centro garganico c'è stata una recrudescenza dei fenomeni criminali: prima con l'uccisione del capo clan Angelo Notarangelo il 26 gennaio scorso; poi con il ferimento di un suo uomo di fiducia, ovvero l'ex custode del cimitero Emanuele Finaldi, colpito da due fucilate l'11 marzo. Sarebbe in atto, infatti, una guerra interna alla stessa batteria per il controllo del territorio. Inoltre i due sono stati raggiunti da un'altra ordinanza di custodia cautelare per un tentativo di rapina commesso un'ora prima dell'uccisione di Mario Nardella, sempre in danno di una rivendita di bevande. Rapina sventata dalla pronta reazione del titolare che ha messo in fuga i due malviventi utilizzando una spranga in ferro. Ma proprio in quella circostanza - sostengono i testimoni - pare che Stramacchia abbia urlato: «Stasera devo far male a qualcuno»
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