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Indagine partita due anni fa

Falso, turbativa di appalti, interessi privati: in 96 pagine d'ordinanza le accuse che hanno portato all'arresto del sindaco di Apricena Potenza, dell'assessore Augelli, dell'imprenditore Bianchi

Una condotta a dir poco sconsiderata, quella addebitata al primo cittadino, al suo assessore e all'imprenditore conserviero, puntellata di irregolarità e violazione delle normative di legge nella gestione della pubblica amministrazione

Falso, turbativa di appalti, interessi privati: in 96 pagine d'ordinanza le accuse che hanno portato all'arresto del sindaco di Apricena Potenza, dell'assessore Augelli, dell'imprenditore Bianchi

Antonio Potenza e Ivan Augelli, ai domiciliari insieme all'imprenditore Bianchi

Altrettanto clamorosa la eco politica della vicenda giudiziaria: Antonio Potenza era passato da un anno alla Lega di Matteo Salvini, proveniente da Forza Italia; Ivan Augelli cinque anni fa, prima di fare squadra con Potenza, era responsabile ad Apricena dell'Italia dei Valori, il partito fondato da Di Pietro. Tra i 25 destinatari del provvedimento giudiziario anche un ex assessore, due dipendenti comunali  Leggi per tutti i dettagli e i capi d'imputazione

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