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L'analisi

L'omicidio di Lello Capriati, nipote del boss di Bari vecchia, fa tremare la città

Arrestato nel 2005, a soli 22 anni, Lello aveva trascorso la sua detenzione in diversi istituti penitenziari italiani, accusato di concorso in omicidio volontario e detenzione di armi da fuoco con l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa.

L'ombra della mafia sulla famiglia Capriati: tra libertà effimere e destini segnati

Era tornato a casa nel 2022, dopo aver scontato una pena di 17 anni per l'omicidio di Michele Fazio, una vittima innocente colpita per errore nel corso di una faida tra clan. Il ritorno alla libertà di Lello Capriati, tuttavia, ha rispecchiato in maniera tragica quello del fratello Mimmo, ucciso a Bari nel 2018, poco dopo essere stato rilasciato dal carcere. Un destino che sembra segnare in maniera indelebile la famiglia Capriati, intrappolata in una spirale di violenza e vendetta. L'omicidio di Mimmo aveva portato all'arresto di tre persone nel 2022: Domenico Monti, detto "Mimmo il Biondo", ex braccio destro del boss Antonio Capriati ed esecutore materiale dell'omicidio, Christian De Tullio e Maurizio Larizzi, ritenuto il mandante.

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