Dopo il glutine "amico"
17.06.2015 - 11:12
Carla Severini
Il metodo prevede la marinatura dei filetti mediante la loro immersione in soluzione acquosa salina e con una combinazione innovativa di acidi organici, oltre ad alcune fasi di stabilizzazione come confezionamento e parziale cottura degli stessi. L’impiego di questa soluzione permette di ridurre l’impatto organolettico derivante dall’impiego di acidi convenzionali (aceto in particolare), e migliorare il gusto, la consistenza, il colore e l’aspetto in generale del pesce. Col nuovo metodo si riducono quantità di sale e acido, raggiungendo comunque valori di pH ritenuti di sicurezza e la giusta sapidità per la produzione di semiconserve ittiche minimamente trattate, simili al fresco e pronte per il consumo. Questa procedura contribuisce alla valorizzazione di pesce a basso valore commerciale ma di elevato tenore nutrizionale e salutistico (omega-3), quale il pesce azzurro, mediante la realizzazione di produzioni ittiche di qualità ed elevato contenuto di servizio: particolare tutt'altro che di secondo piano il fatto che questa produzione consentirebbe inoltre, in fase commerciale, la cosiddetta praticità d’uso denominata ready to eat (letteralmente pronti per essere mangiati).
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