La storia
20.03.2020 - 10:17
Alberto Del Corral
L’impatto è stato ovviamente dei più duri, anche per un professionista di esperienza come Del Corral. Un impatto che, oltre all’abnegazione e alla dedizione nei confronti dei malati della città leonessa e dell’hinterland, ha mosso il sanitario a diffondere un messaggio anche a quanti sono al sud, nella città dove vive, Trinitapoli, ma anche a chiunque non abbia preso sul serio la devastante capacità di contagio e la velocità con cui si propaga il coronavirus
Un medico di base cerignolano, che vive e lavora a Trinitapoli, Alberto Del Corral, è partito volontario per il nord per sostenere e aiutare i colleghi alle prese con la grande emergenza epidemiologica dovuta alle infezioni da coronavirus. Una decisione non facile, ma che ha consentito al medico di base di toccare con mano uno degli epicentri più virulenti del contagio, vale a dire il pronto soccorso dell’ospedale di Brescia, nel cuore di quella Lombardia che più di altre regioni italiane sta facendo i conti con l’aggressività del covid-19.
L’impatto è stato ovviamente dei più duri, anche per un professionista di esperienza come Del Corral. Un impatto che, oltre all’abnegazione e alla dedizione nei confronti dei malati della città leonessa e dell’hinterland, ha mosso il sanitario a diffondere un messaggio anche a quanti sono al sud, nella città dove vive, Trinitapoli, ma anche a chiunque non abbia preso sul serio la devastante capacità di contagio e la velocità con cui si propaga il coronavirus. Un messaggio affidato ovviamente ai social che forse più di altri mezzi di comunicazione possono raggiungere davvero chiunque: “Nei primi due giorni di lavoro nel pronto soccorso di Brescia, riservato al coronavirus ho visto decine di casi di polmonite interstiziale - ammonisce Del Corral - come mai nella mia vita professionale. Molti giovani si stanno ammalando e sono gravi. Spesso si tratta di persone che prima di ammalarsi hanno continuato a vivere normalmente in mezzo agli altri e che oggi si pentono amaramente e inutilmente. Perciò, dalla trincea in cui mi trovo, vi supplico RIMANETE A CASA - urla il medico - ascoltate gli appelli delle autorità. Non uscite per futili motivi e rimproverate severamente chiunque va in giro e non ha ancora capito la gravità della situazione. E’ l’unico modo per evitare una strage. Se avete ancora bisogno di me, continuate a mandarmi un messaggio e io vi risponderò il prima possibile”. E forse sarebbe il caso di dare ascolto ad Alberto Del Corral perché probabilmente molti non hanno ancora ben compreso che nessuno è al sicuro e che il coronavirus può colpire dovunque.
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