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Chiusa la vicenda della sua incompatibilità

Angelo Cera resta imperatore di San Marco e grazia persino i suoi "congiurati"

I ricorrenti rinunciano al giudizio in Cassazione per la sua decadenza da sindaco. E l'onorevole concede la grazia ai “soliti detrattori”. La maggioranza intanto gongola

Angelo Cera resta imperatore di San Marco e grazia persino i suoi "congiurati"

Angelo Cera, sindaco di San Marco in Lamis

Gli oppositori si ostinavano a chiedere la testa di Cera, tirando in ballo finanche la Cassazione. Il resto è storia di questi giorni. Intanto, da quel che resta dell’opposizione, non si registrano reazioni. Il Partito Democratico è rimasto orfano (di segretario) dopo l’abbandono del giovane e battagliero Paolo Soccio. Forza Italia, dal canto suo, rinata dalle ceneri delle passate amministrative, avrebbe invece scelto la linea del rinnovamento. Un secco “non pervenuto” per il partito di Nichi Vendola (Sel) ormai sparito dalla scena politica locale. Adesso, archiviata altresì la questione del debito, Giunta e primo cittadino non hanno più alibi. 

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