Il caso politico
02.08.2020 - 10:42
Fabiano Amati
«Ammettere la preferenza di genere senza nessun intervento preventivo sulle quote di candidati nelle liste significherebbe violare il decreto legge e ridurlo a strumento di soluzione di qualche bagarre di potere. Nulla a che vedere, dunque, con la parità di genere», dice il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio.
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