Il fatto politico
31.12.2022 - 16:43
Tutto sommato, il gioco di Emiliano è elementare: venire a Foggia a spadroneggiare, arruolando chiunque sia utile alla sua causa politica predatoria, da sinistra a destra, a partire, ovviamente, da Pd e 5 Stelle che già tiene a lavoro nella sua giunta regionale, dettando loro l'agenda della bisogna e «il tavolo di concertazione», come lo chiama eufemisticamente Re Artù, messo insieme per la Provincia è lo specchio fedelissimo del suo egotismo, per chiarire da subito una cosa: delle vicende politiche foggiane è lui che decide, marcando fisicamente la sua presenza dominante, gli altri potranno sempre dire di contare qualcosa, ovviamente per il bene di tutti noi. Ah, se non si è capito bene dal ritratto di famiglia allargata, che hanno mandato ai giornali: a sfidare Nicola Gatta, che si ricandida per il centrodestra, è il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, irreprensibile e inappuntabile, alfiere del ritornello sulla legalità che Emiliano ha già composto per il ballo elettorale al Comune di Foggia.
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