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Consueta conferenza stampa di fine anno per stilare il bilancio sulle attività svolte dalla Polizia di Stato

Criminalità: calano i reati. Il Questore Silvis: «I clan sono alla finestra, questo è il momento giusto per il riscatto sociale»

Il Questore Silvis: «Non abbiamo raccolto tante denunce di estorsioni. La sensazione che ci sia da parte delle batterie un momento di riflessione in primis perché c’è una guerra di mafia in corso e pertanto i componenti non escono allo scoperto; poi perché effettivamente ci sono stati diversi arresti che hanno congelato un po’ i clan. In questo momento non abbiamo la sensazione che le estorsioni siano in aumento»

Criminalità: calano i reati. Il Questore Silvis: «I clan sono alla finestra, questo è il momento giusto per il riscatto sociale»

«A fronte di questi dati che fanno registrare un leggero calo del numeri dei reati e che ci inducono ad un certo ottimismo, voglio dire che la città sente il bisogno di vivere in maniera più serena perché questa delinquenza strozza la società civile. Avendo raccolto i sentimenti tra la gente mi accorgo che tra la popolazione foggiana c’è una grande voglia di riscatto e credo che questo sia il momento giusto sia per il calo, in generale, dei reati sia perché i clan organizzati sono alla finestra».

«Non c’è una riorganizzazione  interna  in atto tra clan criminali locali, ma c’è un momento di riflessione. C’è una evidente ostilità tra batterie mafiose pertanto si temono  purtroppo altre azioni violente  come quelle avvenute da settembre dello scorso anno ad oggi. Aspetteremo di vedere cosa accadrà alla fine, noi – dal canto nostro – seguiamo costantemente  queste evoluzioni ma non crediamo stia avvenendo una vera e propria  rivoluzione tra gli storici clan che compongono la cosiddetta “società foggiana”.  Questo in prima battuta il commento del Questore di Foggia, Piernicola Silvis, stamani nel corso della consueta conferenza stampa per stilare il bilancio dei reati dell’anno che volge a termine. C’è un dato sostanziale – ha detto il Questore Silvis –   delitti, in ambito provinciale, sono sostanzialmente diminuiti: siamo infatti passati da 28.955 del 2015 a 24.469 del 2016.  Per quel che riguarda gli omicidi nel corso dei 12 mesi scorsi se ne sono verificati 15, quattro in più rispetto al 2015.  Sette però sono stati risolti. Per  questi 7 casi risolti non ci troviamo di fronte ai classici omicidi di mafia, ma perlopiù si è trattato di competizioni tra pregiudicati. Segno negativo anche per i furti, diminuiti di 2000 unità. Scesi anche i  colpi in abitazione da 1540 a 1211 del 2016, aumentate le  rapine in abitazione  salite di due unità, da 27 a 29.  Segno meno per le rapine in banca da 3 a 1; raddoppiate, ed oltre, quelle agli uffici postali: 5 nel 2015, 13 nel 2016. Nel corso di quest’anno sono state arrestate 514 persone con un incremento notevole rispetto al 2015  di circa 150 arresti in più. La maglia nera per i furti di auto va alla Capitanata:  3425 furti d’auto quest’anno, 3345 nel 2015.  Un discorso strettamente legato al momento storico di attesa che stanno vivendo i clan organizzati è quello del fenomeno delle estorsioni (55 lo scorso anno, 62 quest'anno) – aggiunge il Questore. Non abbiamo raccolto tante denunce di estorsioni. La sensazione che ci sia da parte delle batterie un momento di riflessione in primis  perché c’è una guerra di mafia in corso e pertanto i componenti non escono allo scoperto; poi perché effettivamente ci sono stati diversi arresti che hanno congelato un po’ i clan. Non Vorrei sembrare troppo ottimista, non è mio compito esserlo,  però in questo momento non abbiamo la sensazione che le estorsioni siano in  aumento.  Appare tranquilla  anche la situazione al Cara di Borgo Mezzanone, ma sappiamo bene che nella struttura di accoglienza  questa pace apparente può trasformarsi in guerriglia da un minuto all’altro. Le criticità in questa terra sono gli omicidi di mafia le rapine. Stiamo lavorando e continueremo a farlo. Per il primo caso, abbiamo registrato due eventi nelle ultime settimane che ci lasciano perplessi. Il ferimento di Giuseppe Soccio non è detto che possa essere rigorosamente inquadrato nel botta e risposta dell’ultimo anno tra le consorterie criminali; così come per lo scomparso Gianluca Campanile, purtroppo stiamo cercando di indagare ma per il momento non abbiamo risultanze investigative di rilievo. Potrebbe essere dunque un caso di lupara bianca  ma potrebbe essere anche altro; non dimentichiamo che tra San Severo, Cerignola e Foggia, che si trova nel centro, si spaccia tantissima droga quindi omicidi o tentati omicidi possono essere non soltanto dovuti a vicende interne ai clan ma anche legati a vicende interne al mondo degli spacciatori. Per quel che riguarda le rapine, invece, ad esempio all’inizio del 2016 avevamo registrato un incremento esponenziale dei colpi in danno di esercizi pubblici  e con delle importanti operazione della squadra mobile siamo riusciti a bloccare questo fenomeno. La visita del Capo della Polizia, il Prefetto Gabrielli avvenuta qualche mese fa sta a testimoniare che Foggia è una delle realtà in Italia  più attenzionata dal Ministero degli Interni. A fronte di questi dati che fanno registrare un leggero calo del numeri dei reati e che ci inducono ad un certo ottimismo, voglio dire che la città sente il bisogno di vivere in maniera più serena perché questa delinquenza strozza la società civile. Avendo raccolto  i sentimenti tra la gente mi accorgo che tra la popolazione foggiana c’è una grande voglia di riscatto e credo che questo sia il momento giusto sia per il calo, in generale, dei reati  sia  perché i clan organizzati sono alla finestra».

 

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