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Il direttore generale non ne poteva più ormai

Sario Masi sbatte la porta: «Il Foggia calcio è una società allo sbando»

«Siamo di fronte ad una società ingessata che non riesce a gestire nulla. Questo significa che chi era timidamente interessato a dare un contributo al Foggia calcio, da buon imprenditore, risponde picche rispetto ad un invito anche pressante», sono alcune delle dichiarazioni al vetriolo.

Sario Masi sbatte la porta: «Il Foggia calcio è una società allo sbando»

Masi e Pelusi in una foto d'archivio

È evidente che a finire con le spalle al muro è il presidente della società calcistica, l'avvocato Fabio Verile.  «In un momento di precarietà solo uno scellerato può stabilire che esiste una politica di una maggioranza e io non posso essere direttore generale di una maggioranza o minoranza», rincara Masi che, in ogni caso, indica in Di Bari il suo successore miglio, affidabile. E mette in guardia: «Non può esserci un direttore generale di parte in una società senza pianificazione finanziaria. La conflittualità perenne è quando il socio è anche membro attivo del management». Parole di gratitudine per Pelusi e De Zerbi.

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