Almanacco dauno
26.04.2014 - 09:37
La tradizione ci riporta infatti al 1001, quando l'allora conte di Ariano Irpino, durante una battuta di caccia, vide limpidissima l'immagine della Vergine insieme al pastore Stazzacappa.
Fu allora che il nobile conte arianese, per rendere omaggio alla Madonna, fece costruire una piccola cappellina divenuta poi il grande Santuario dell'Incoronata. L'alto campanile oggi svetta da ogni parte tra quel folto bosco e il fiume Cervaro. Dopo la solenne vestizione, la festosa cavalcata degli angeli su carri addobbati trainati, vari gruppi giungono da più parti d'Italia e dall'estero, tra fuochi pirotecnici, canti popolari che inneggiano alla Maria dell'incoronata. Sono i giorni più attesi dell'anno dai pellegrini e devoti della Madonna. "Non abbiate paura, pregate sempre, spalancate le porte a Cristo": quel massaggio della Madonna, più volte ribadito anche da Giovanni Paolo secondo, è sempre più attuale dice il rettore del Santuario Don Francesco Mazzitelli
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