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Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a verificare eventuali responsabilità per altri analoghi incendi

San Marco in Lamis: l'occhio elettronico immortala il "bombarolo" in azione

A seguito di un'accurata perquisizione eseguita presso la sua abitazione, sono stati rinvenuti e sequestrati tre ordigni esplosivi artigianali confezionati con involucri di materiale adesivo e pesanti pezzi di metallo, in grado di causare micidiali danni a persone e cose nonché svariato materiale incendiario ed esplosivo.

Effettuava un primo sopralluogo, magari fingendo di portare a spasso il cane. Poi nel momento più opportuino entrava in azione: rompeva il deflettore dell’auto e lanciava all’interno del mezzo l’ordigno. Ecco come agiva Michele Coco 51enne, di San Marco in Lamis, arrestato dai carabinieri perché ritenuto responsabile di danneggiamento seguito da incendio e fabbricazione e detenzione di materiale esplodente.

Effettuava un primo sopralluogo, magari fingendo di portare a spasso il cane. Poi nel momento più opportuino entrava in azione: rompeva il deflettore dell’auto e lanciava all’interno del mezzo l’ordigno. Ecco come agiva Michele Coco 51enne, di San Marco in Lamis, arrestato dai carabinieri perché  ritenuto responsabile di danneggiamento seguito da incendio e  fabbricazione e detenzione di materiale esplodente. In particolare, l’impianto di video-sorveglianza installato nei pressi del luogo del delitto, ha permesso di acquisire ulteriori riscontri circa l’identità dell’autore, filmando l’intera esecuzione del reato. Quest’ultimo è stato  immediatamente rintracciato e, in esito ad accurata perquisizione eseguita presso la sua abitazione, sono stati rinvenuti e sequestrati tre ordigni esplosivi artigianali confezionati con involucri di materiale adesivo e pesanti pezzi di metallo, in grado di causare micidiali danni a persone e cose nonché svariato materiale incendiario ed esplosivo.  Sul posto sono intervenuti i Carabinieri artificieri antisabotaggio di Lecce. L’uomo è stato tratto in arresto e accompagnato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.  Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a verificare eventuali responsabilità per altri analoghi incendi recentemente avvenuti nel territorio.

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