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La protesta

Rivolta al carcere di Foggia con la scusa del coronavirus: nessun morto, esercito e forze dell'ordine acchiappano chi ha tentato la fuga

Intanto una precisazione, rispetto alle notizie false veicolate dai sindacati degli agenti penitenziari: non c'è stato alcun morto, i 6 deceduti sono riferiti ad una situazione nazionale delle carceri italiane

Nel corso dei disordini creati dai carcerati che chiedevano l'indulto e maggiori garanzie per la sicurezza dal coronavirus, alcuni detenuti sono saliti sul tetto, altri hanno rotto le finestre, e all'ingresso della casa circondariale è stato appiccato un incendio. Le forze dell'ordine, intervenute in massa con l'Esercito, stanno acchiappando coloro che hanno tentato la fuga; ma non si è trattata di un'evasione di massa.

Diversi reclusi, dopo la protesta, si erano arrampicati sulla cancellata esterna. Alcuni detenuti che hanno tentato la fuga hanno cercato di nascondersi in capannoni di attivita' industriali e commerciali del Villaggio Artigiani dove si trova l'istituto di pena, passati al setaccio dalle forze dell'ordine. Alcuni parenti dei detenuti che si trovavano nel piazzale esterno hanno chiesto ai reclusi di rientrare nelle loro celle, per non aggravare la situazione.

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