Il caso
10.11.2020 - 15:16
La presentazione è avvenuta tramite una videochiamata, durante una riunione della commissione Affari costituzionali della Camera. "Il micropurificatore genera dei cationi che inibiscono qualsiasi virus di segno positivo - ha detto Tiani - si tratta di un neutralizzatore di batteri, ci sono elementi di concretezza su cui si puo' lavorare". Secondo il sindacalista, il ciondolo dovrebbe essere dato in dotazione alle forze dell'ordine e ai sanitari. Ma lui si difende
"Non e' mai stato fatto alcun accostamento tra l'utilizzo del purificatore d'aria individuale di ultima generazione ed il contrasto al Covid-19. A margine di un ben piu' articolato intervento in tema di immigrazione e sicurezza in cui venivano richieste maggiori tutele legali, operative e sanitarie per il personale delle forze di polizia - dice Tiani - e' stato richiesto anche l'utilizzo della tecnologia piu' all'avanguardia evidenziando ai presenti l'esistenza di uno strumento, pubblicizzato da diversi mesi dalla ditta costruttrice attraverso importanti e qualificati quotidiani nazionali e la cui scheda tecnica non e' stata mai smentita, che potrebbe essere utile per la salute degli operatori". Tiani si dice dunque "basito" dal clamore delle sue dichiarazioni "interrotte dal presidente della Commissione a causa dello scadere del tempo a disposizione, impedendo la conclusione del ragionamento, impropriamente abbinata al contrasto del covid-19 a cui non e' mai stato mai fatto alcun riferimento". La proposta, ripete il sindacalista e presidente di InnovaPuglia, "era chiaramente finalizzata alla sanificazione a largo spettro individuale e degli ambienti ove lavorano gli operatori di polizia, e soltanto a causa del poco tempo a disposizione e dell'interruzione non e' stato possibile argomentarla al meglio". Ma, intanto, la bufera politica si è appena sollevata.
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