L'operazione
23.11.2022 - 13:01
Gli agenti della squadra mobile hanno documentato l'incessante, costante e continuativa attivita' di traffico illecito di sostanze stupefacenti, gestita come una comune attivita' commerciale ed operante nelle 13 piazze di spaccio individuate e smantellate nei diversi quartieri popolari del comune di San Severo. Molti acquirenti provenivano da altre regioni limitrofe di Molise e Abruzzo
Detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione: sono i reati contestati a 12 persone sottoposte ad altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Foggia nell'ambito di un'indagine coordinata dalla locale Procura e condotta dalla Polizia. Secondo l'ipotesi accusatoria, gli indagati, in concorso, mediante minaccia e violenza ottenevano somme di denaro a fronte di un credito illecito maturato per le precedenti cessioni di droga. Si tratta di una costola dell'operazione Troy. L'inchiesta, condotta dal Servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine e dalla squadra mobile della questura di Foggia, e' stata svolta in concomitanza con le attivita' degli agenti sotto copertura che, lo scorso 10 ottobre, si erano concluse con l'esecuzione di 89 arresti per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di rilevanti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, crack, marijuana ed hashish, con l'aggravante, in alcuni casi, di essersi avvalsi di minori. In particolare, nel corso delle indagini, attraverso le tradizionali attivita' di intercettazione, video e pedinamenti, gli agenti della squadra mobile hanno documentato l'incessante, costante e continuativa attivita' di traffico illecito di sostanze stupefacenti, gestita come una comune attivita' commerciale ed operante nelle 13 piazze di spaccio individuate e smantellate nei diversi quartieri popolari del comune di San Severo (Foggia). Dalle indagini è emerso che molti acquirenti provenivano da altre regioni limitrofe (Abruzzo e Molise), a dimostrazione della convenienza di acquistare droga nella città di San Severo dove i gestori delle piazze di spaccio a fronte di una massiccia richiesta di sostanza stupefacente avrebbero avuto la possibilità di offrirla a prezzi più bassi, abbattendo la concorrenza. Dalle indagini e' infine emerso che alcuni degli indagati non avrebbero ricorrevano, tramite fidati collaboratori, alla minaccia e alla violenza per costringere i clienti insolventi a saldare i loro debiti.
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