I libri che liberano le tue emozioni

La rasse

L'assessora alla Cultura di Foggia Alice Amatore alza il sipario sulla nuova stagione teatrale

Ricchissimo il cartellone di eventi che sarà portato in scena grazie alla collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, presentato questa mattina insieme alla sindaca Maria Aida Episcopo e al direttore del TPP Sante Levante

Spazio anche alle compagnie teatrali foggiane che possono vantare un impegno professionistico

26-27 gennaio 2024

Compagnia Moliere / Teatro stabile di Verona                                                 

Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli

L’ANATRA ALL’ARANCIA

 di W. D. Home e M. G. Sauvajon

con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino

e con Antonella Piccolo

scene Fabiana Di Marco

costumi Alessandra Benaduce

disegno luci Massimo Gresia

regia CLAUDIO GREG GREGORI

 

L’Anatra all’Arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. L’Anatra all’Arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

 

 

6-7 febbraio 2024

Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo/ Fondazione Teatro della Toscana /Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Alessio Boni, Iaia Forte

ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI

testo Francesco Niccolini

liberamente ispirato all’Iliade di Omero

drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini, Marcello Prayer

con (in o.a.) Haroun Fall, Jun Ichikawa, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer, Elena Vanni

scene Massimo Troncanetti

costumi Francesco Esposito

disegno luci Davide Scognamiglio

musiche Francesco Forni

creature e oggetti di scena Alberto Favretto - Marta Montevecchi - Raquel Silva

regia ROBERTO ALDORASI, ALESSIO BONI,  MARCELLO PRAYER

 

 

 

Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore. A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.

 

 

 

17 – 18 febbraio 2024

COB Compagnia Opus Ballet / Fondazione Festival La Versiliana

CALLAS, CALLAS, CALLAS

coreografie ADRIANO BOLOGNINO, CARLO MASSARI E ROBERTO TEDESCO

consulente artistica Laura Pulin

light designer Giacomo Ungari

 

DIVINA

coreografia Adriano Bolognino

interpreti Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Gaia Mondini

assistente alla coreografia Rosaria Di Maro

musiche Vito Pizzo

costumi realizzati da Tns Brand

 

STANDPOINTS

coreografia Roberto Tedesco

interpreti Matheus Alves De Oliveira, Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Riccardo Papa, Frederic Zoungla

musiche Giuseppe Villarosa

costumi realizzati da Opificio della Moda e del Costume

 

TOUJOURS LA MORT

creazione originale Carlo Massari

interpreti Matheus Alves De Oliveira, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Riccardo Papa, Frederic Zoungla editing musicale Luca Martone

supporto alla realizzazione abiti di scena Giovanna Ficaccio

 

Nel centenario della nascita della Callas l’omaggio di COB Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, ha una particolare valenza anche per l’originalità che l’ha ispirato: affidare a tre giovani, e già affermati, coreografi dal linguaggio contemporaneo, una creazione a serata, che rifletta la loro personale visione della leggendaria artista, senza però volerla raccontare descrivendola. Tre sguardi differenti, quindi, tre approcci e restituzioni in danza che il bel titolo Callas, Callas, Callas, già evidenzia. Titolo che è anche un invito, per lo spettatore, a scoprire o ritrovare tra le pieghe di un movimento o la coralità dell’ensemble, tra le sonorità elettroniche o i frammenti di arie celebri disseminati nell’architettura coreografica, tra una luce o un costume che sagoma gesti e posture, la propria Callas. O magari un’altra, inedita, che la danza astratta può suggerire, evocare, imprimere nell’atmosfera e nella memoria. Di sicuro riconosceremo, contaminate o appena palesate, tre celebri arie: da Tosca, Norma, Carmen.

 

 

5-6 marzo 2024

FamilieFlöz

HOKUSPOKUS 

un’opera di Fabian  Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Hajo  Schüler, Mats  Süthoff, Michael Vogel

con Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Mats  Süthoff, Michael Vogel

costumi Mascha Schubert

set design Felix Nolze (rotespferd)

musica Vasko  Damjanov, Sarai O’Gara, Benjamin Reber

illustrazioni Cosimo Miorelli

assistente, creazione maschere  Lei-Lei Bavoil

assistente di regia Katrin Kats

assistente costumi Marion Czyzykowski

luci, Video Reinhard Hubert

sound design Vasko  Damjanov

regia, maschere HAJO SCHÜLER

 

All’inizio di questo progetto c’era il concetto di “creazione” e le tante storie “dell’inizio del tutto” che le persone si raccontano da sempre. A questo si è aggiunta la semplice domanda: come potrebbe essere una serata teatrale che inizia con l’inizio del tutto? E soprattutto: come finisce? Ma torniamo all’inizio. Le tenebre sono diventate luce, il soffio divino è stato inspirato e i primi amanti si trovano nel giardino paradisiaco. Osano muovere i primi passi insieme come coppia, cercano riparo dalla natura e, grazie a Dio, trovano un appartamento a prezzi accessibili. Il destino trascina presto la giovane coppia sulle montagne russe della vita. Con ogni figlio, le forze centrifughe crescono e minacciano di distruggere la famiglia. Familie  Flöz amplia la sua cassetta degli attrezzi per questo spettacolo e, oltre alle note figure in maschera, mostra anche gli attori dietro di esse. Suonando musica, cantando, filmando, parlando o facendo rumori, l’ensemble crea il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico. Si alternano nel prestare i loro corpi alle figure e nel prendere in mano il loro destino. Creatore e creazione si incontrano finché la storia non si racconta da sola. Il titolo ‘Hokuspokus’ gioca con la presunta origine della parola, una corruzione popolare del latino “Hoc est enim corpus meum” - “Questo è il mio corpo”. Oppure si tratta solo di un gioco di prestigio. Hokuspokus ci parla del teatro come di una scatola delle meraviglie che visitiamo per celebrare il gioco della menzogna e della verità.

 

 

12-13 marzo 2024

Compagnia La Luna nel Letto / Teatro Excelsior di Bucarest / Emilia Romagna Teatro ERT - Teatro Nazionale

ROMEO E GIULIETTA (ROMEO ȘI JULIETA)

dall'opera di William Shakespeare

adattamento Michelangelo Campanale

con Catia Caramia, Dan Pughineanu, Maria Pascale, Camelia Pintilie, Salvatore Marci, OvidiuUșvat, Mircea Alexandru Băluță, Mihai  Mitrea, Alex Popa, Andreea Hristu, Annarita De Michele, Andrea Bettaglio, Domenico Piscopo

luci Michelangelo Volpe e Michelangelo Campanale

cura del movimento scenico Vito Cassano

cura del testo Katia Scarimbolo

assistente alla regia Annarita De Michele

regia e scene MICHELANGELO CAMPANALE

 

Due fazioni, due mondi diversi che si confrontano, sono il cuore e la meraviglia del testo di Shakespeare. Lo spettacolo: un rito in un luogo sacro, una chiesa e un enorme Cristo che guarda dall’alto gli eventi, fino alla propria distruzione. I Capuleti sono italiani, i Montecchi rumeni. Culture che si incontrano e scontrano, su una linea molto sottile e fragile di integrazione e disintegrazione reciproca. In Romeo e Giulietta (Romeo șiJulieta) l’uomo con i suoi preconcetti, con i suoi giudizi, la sua cultura e religione non è giustificabile. Le parole di Shakespeare risuoneranno in teatro come le parole della Bibbia risuonano in chiesa e Shakespeare avrà la forza di un Dio.

 

19 – 20 marzo 2024

Teatro de Gli Incamminati / Compagnia Orsini /Teatro Biondo Palermo

Umberto Orsini, Franco Branciaroli

I RAGAZZI IRRESISTIBILI

di Neil Simon

e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi

scene Maurizio Balò

costumi Gianluca Sbicca

luci Carlo Pediani

suono  Alessandro Saviozzi 

regia MASSIMO POPOLIZIO

 

In collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano

I due protagonisti della commedia di Neil Simon, giustamente giudicato uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena vediamo i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità. Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, che in questi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di Partita) o addirittura a un Cechov (Il Canto del Cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, li affianca la regia di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.

 

6-7 aprile 2024

Franco Godi per Best Sound/ Savà Produzioni Creative

Drusilla Foer

VENERE NEMICA

scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli

con Elena Talenti

regia DIMITRI MILOPULOS

 

Venere, Dea della bellezza e dell’amore esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani.

Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera, bellissima, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere- da suocera nemica- riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e di Madre tradita. 

Ispirato alla favola di Apuleio ‘Amore e Psiche’, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.

 

 

23-24 aprile 2024

Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro della Toscana

MAGNIFICA PRESENZA

uno spettacolo di FERZAN OZPETEK

 

Dopo il successo di Mine Vaganti, Ferzan Ozpetek torna in Teatro con un nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici.

 

Si racconta la storia di un ragazzo con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma. La sua esistenza nella nuova abitazione viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia. Tenterà di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi.

 

3-4 maggio 2024

ArtShow
NINO FRASSICA & Los Plaggers Band

Tour 2000 | 3000
con Nino Frassica, Voce
Ivano Girolamo - Piano e Voce, Natale Pagano -Tastiere

Umberto Bonasera - Chitarra e Voce, Fabrizio Torrisi – Sax

Angelo Musumeci – Basso, Peppe Pullia - Batteria

 

Nino Frassica è accompagnato dai Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti; il nome Plaggers è una fusione tra Platters e plagio. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale per oltre due ore di concerto cabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Protagonista anche il pubblico che, travolto dal ritmo incalzante dello show, mentre si diverte con le invenzioni musicali di Frassica, può cantare e partecipare direttamente allo spettacolo grazie a medley dedicati alla musica degli anni ’60 e ’70, omaggi a Santana e Battisti, etc…, fino a crearsi un’atmosfera di complicità e intesa, grazie all’inesauribile vérve comica dell’artista siciliano.

 

 

 

La scena foggiana al Teatro Giordano

 

25 febbraio 2024

Teatro dei Limoni

BUKOWSKI

A night with Hank

testo D. Francesco Nikzad

voci f.c.– Leonardo Losavio, Francesca De Sandoli, Letizia Amoreo, Maria Chiara Giannetta

elementi scenici – Michele Ciuffreda, D.F. Nikzad, Vito Scudo

editing audio/grafica – Roberto Moretto JRStudio

assistente alla regia Maria Chiara Giannetta

musiche originali Antonio Catapano

diretto e interpretato da ROBERTO GALANO

 

 

Io non sono Bukowski. Charles non era Bukowski. E nessuno sarà mai Bukowski. C'è qualcosa nascosto, protetto dai litri di alcol che marciscono nel fegato, dalle scopate, dalle perversioni e l'odio per un mondo pieno di figli di puttana. Qualcosa di così puro che può appartenere solo a un angelo. Ma gli angeli non esistono, e se esistono hanno le ali di carta che si bagnano alla prima goccia di pioggia. Esiste, invece, una notte che divide il mito dello scrittore dal fragile ubriacone perdente. Una notte sola. Soltanto lui e il suo piccolo uccello azzurro nel cuore. Una notte con Hank.

 

 

16 marzo 2024

Teatro della Polvere - produzioni AVL

Michele De Virgilio

CAFONI. UN RACCONTO MUSICALE

testo Michele De Virgilio, Mario De Vivo

con Michele De Virgilio, Stefano Corsi, Simona Ianigro

musica dal vivo Giovanni Mastrangelo – contrabbasso, Antonio Cicoria - suono percussione e tastiera, Enzo Pastore - eufonio e trombone, Andrea Pontone - chitarra e synt

musiche originali Antonio Cicoria

regia MICHELE DE VIRGILIO

 

 

In un piccolo paese del Tavoliere della Puglia, come ogni mattina, un’anziana bracciante si cinge il capo con un fazzoletto nero, si chiude la porta di casa alle spalle salutando una foto di Giuseppe Di Vittorio e s’incammina lungo il viale del paese, stringendo un mazzo di fiori freschi tra le mani: va verso il cimitero.

Una mattinala donna si accorge che in un angolo di terra sconquassato era stata piantata una croce con scritto: sconosciuto. Era stato seppellito un ragazzo straniero, probabilmente un bracciante stagionale col corpo martoriato. Nell’anziana bracciante riaffiorano i ricordi delle umiliazioni subite nei campi e in un gesto di pietà, tra l’incredulità dei compaesani, decide di dare una sepoltura da “cristiano” al quel ragazzo, vittima del nuovo caporalato, trasformando la tomba di uno sconosciuto in un sacrario dedicato ai caduti nella guerra nei campi.

 

 

 

26 marzo 2024

Officina teatrale Teatro dell’Accorgersi / Teatro Tommaso Traetta

BAR FLORIDA

testo Vittorino Curci

musiche Vincenzo Mastropirro

in scena Pino Casolaro e i musicisti Vincenzo Mastropirro con l’Ermitage Ensemble

scenografie Nicola Delli Carri

adattamento teatrale e regia PINO CASOLARO

 

Immaginabili frequentatori di un qualche “bar Florida”, tipico di molti paesini dell’Italia degli anni della ricostruzione e del boom economico, attraversano la scena e abitano il bar dandogli vita. L’artista, l’uomo strambo del nord, il meccanico chiacchierone e nostalgico del sud, compongono e descrivono, con l’ironia e la saggezza impastata di dolore della gente più umile, la memoria di un’intera nazione, muovendosi tra scenografie sospese e spazi che non sono solo del palcoscenico.

Tra loro il poeta, che insieme alla banda musicale trasforma in storie narrate quei frammenti di vita che esprimono il senso di appartenenza ad una comunità che è luogo e storia insieme, e dunque memoria, “paese”, per dar vita ad un racconto più che mai attuale, in cui chi narra è anche narrato.

“Io intanto - è il poeta a parlare - mi lascio andare. Nessuno ci fa caso. È solo un momento…. di due bambini che si raccontano canzoni, di un marito che accontenta la moglie, di una figlia che ritorna a casa, di tre versi che sono dimore / su una striscia / di mare.”.

 

 

28 aprile 2024

Piccola Compagnia Impertinente

CENERE’

Liberamente tratto da “La Gatta Cenerentola” di R. De Simone

con Pierluigi Bevilacqua, Lea Berardi, Francesca Camplese, Tonia Casalucci, Asia Correra, Michele Correra, Elena La Riccia, Samanta Leila Macchiarola, Mario Mignogna, Celeste Morese, Veronica Ricucci, Arturo Severo

vocal coach Rosa Ricciotti

un ringraziamento speciale a Dario Romano e Rita Guaspari

adattamento e regia PIERLUIGI BEVILACQUA

 

Un grande classico del teatro italiano rivisitato ed adattato attraverso una partitura teatrale che nulla toglie alla forza evocativa dell’originale. Una sfida complessa in cui gli spunti di modernità si affacciano prepotenti attraverso le caratteristiche umane dei personaggi insite nella drammaturgia. Un racconto che, attraverso la grande capacità espressiva di un linguaggio popolare, rivela in sé la forza estrema di una storia universale.

 

 

9 maggio  2024

Compagnia Teatrale Palcoscenico

NIENTE DA DICHIARARE?

di M. Hennequin-Veber

regia DINO LA CECILIA

 

Rappresenta il teatro comico di fine ‘800 e inizi ‘900 che è caratterizzato dalla fioritura di vere e proprie “macchine" comiche. In questa commedia osserviamo un insieme di personaggi che, nonostante i vizi e le ipocrisie, risultano simpatici proprio per le “magagne" che combinano. Essi agiscono all'interno di alcune convenzioni sociali che vengono, però, disattese di nascosto. Questo contrasto tra regole pubbliche e imbrogli privati é la premessa di molteplici situazioni ricche di equivoci, espresse in un testo divertente e piccante ma affrontato con un linguaggio misurato e di buon gusto. La signora ed il sig. De Rosa, famiglia dell'alta borghesia, realizzano un matrimonio favoloso per la figlia primogenita con un ricco nobile uomo e desiderano tanti nobili nipotini. Ma non hanno fatto i conti con un maledetto doganiere

 

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